Coronavirus, lutto per Cristiano Malgioglio: “Sono addolorato”

Il Covid-19 resterà per sempre una delle pagine più tristi della storia contemporanea. Molte, troppe le vittime. Cristiano Malgioglio piange un suo caro amico. 

Cristiano Malgioglio: “era adorabile, sono senza parole”

Non ce l’ha fatta Christophe, pseudonimo di Daniel Bevilacqua, stroncato a 75 anni dal Covid-19. Il musicista, origini italiane, cominciò ad interessarsi alla musica negli anni ’50, spinto dal diffondersi del rock. Rimane celebre un siparietto molto particolare legato alla carriera del cantante francese. Negli anni ’60, quando il cantante era uno dei personaggi più famosi del panorama musicale europeo era data per certa la sua partecipazione a Sanremo del 1967 per cantare una canzone del grande Modugno. Lo stesso Domenico Modugno, preferì un giovane cantante a discapito di Christophe, temendo che la fama del francese potesse offuscare il suo successo. Christophe incise comunque il brano poco dopo. Oggi, il mondo della musica piange questo grande talento. In tanti lo hanno ricordato e tra tutti l’amico di sempre, Cristiano Malgioglio. Lo stesso cantante, paroliere e personaggio televisivo italiano, ha dichiarato che “Christophe era adorabile e sono senza Paole”.

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Il ricordo di Cristiano Malgioglio 

A seguito della scomparsa del amico Cristiano Malgioglio ha voluto ricordarlo. In una recente intervista il cantante e personaggio televisivo italiano si è così espresso: Mi dispiace, era adorabile oltre che un grande cantautore. Avevo scritto per lui alcuni brani con i miei testi in italiano. Ricordo: ‘Adesso sì domani no’ un bel successo in Italia. Mi aveva scelto come paroliere dopo aver ascoltato i testi delle mie canzoni scritte per Mina. Un grande che ci lascia una pena nel cuore.  Lo stesso Cristiano Malgioglio aveva svelato a TG Com24 uno dei ricordi più limpidi legati al suo amico: Un giorno il cantante Christophe, con cui stavo lavorando, mi portò in un locale dove mi presentò Serge Gainsbourg, che preparava un disco per Brigitte Bardot e mi chiese se avessi qualche pezzo da dargli. Scrissi il testo di L’importante è finire in una notte fredda mentre alloggiavo in un hotel sugli Champs-Élysées e non riuscivo a dormire perché non c’erano le tende. 

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