Bernini: “Comunicazioni Conte su Facebook sono schiaffo al Parlamento”

La senatrice di Forza Italia invoca un maggiore coinvolgimento del Parlamento. “Noi ci siamo, Conte non abbia paura del confronto perchè noi non ne abbiamo”, dice la Bernini.

bernini coronavirus

Per Giuseppe Conte arriva un nuovo attacco per quanto riguarda i suoi metodi di comunicazione degli impegni presi dal Governo durante l’emergenza Coronavirus. Questa volta a sferrare l’attacco è Anna Maria Bernini. La senatrice di Forza Italia ha preso parte alle consultazioni a Montecitorio, dove è presente proprio lo stesso presidente del Consiglio. La Bernini se la prende, così come altri colleghi nei giorni scorsi, per la scelta di adoperare la pagina ufficiale su Facebook per annunciare le comunicazioni del Governo. Una preferenza ai danni del Parlamento, che alla forzista non sembra andare giù.

“Quello che ci dirà Conte a breve in quest’Aula – esordisce la Bernini nel suo intervento – noi lo abbiamo appreso in anteprima su Facebook, l’ennesimo schiaffo al Parlamento. Al premier dico che noi ci siamo, non abbiamo paura del confronto, non ci sentiamo vasi di coccio tra vasi di ferro, non abbia paura lui del confronto. Basta comitatismi: il Parlamento è la vera task force del governo, che non deve avere paura di confrontarsi con le Camere. Chiediamo non una informativa ma delle comunicazioni con un voto per dare un mandato a negoziare in Europa”.

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Giuseppe Conte ancora attaccato per i suoi metodi di comunicazione – meteoweek.com

L’attacco della Bernini nei confronti del premier riguarda anche l’istituzione delle diverse task force. L’esponente di Forza Italia sostiene che non era necessario l’intervento di decine di esperti per dare direttive a suo parere basilari. E la Bernini torna a urlare la voglia di essere chiamata in causa in quanto parlamentare: “Anche nel Medioevo si diceva ‘tutti a casa’, ma non avevano bisogno di 400 esperti per dirlo. Il governo non deve avere paura di confrontarsi con il Parlamento. Noi chiediamo ai vestali, a questi esperti, di dire qualcosa al Parlamento e di farlo presto. Chiedo a Conte di non avere paura del confronto ma avere il coraggio della verità per rappresentare al meglio tutti noi”.

La senatrice commenta anche la vicenda relativa la tanto discussa app Immuni. La Bernini, così come Matteo Salvini e altri esponenti dell’opposizione, teme che venga minacciata la privacy degli italiani. “La vicenda dell’App Immuni presenta risvolti inquietanti che vanno immediatamente chiariti: abbiamo già detto che il tracciamento della vita degli italiani può essere deciso solo per legge dal Parlamento. Ma il fatto che nella società che l’ha messa a disposizione gratuitamente siano presenti capitali cinesi apre nuovi, gravi scenari sui quali il Copasir fa benissimo a indagare. Mettere il patrimonio dei dati sensibili dei cittadini a disposizione di un regime autoritario sarebbe l’ennesimo sciagurato servizio che questo governo rende a Pechino. Una scelta improponibile e inaccettabile”.

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