Caso Bonafede-Di Matteo, il premier si schiera con il ministro

Giuseppe Conte rivela di riporre piena fiducia nei confronti di Bonafede. Crimi, capogruppo Movimento 5 Stelle, respinge gli attacchi politici o le congetture prive di fondamento.

alfonso bonafede

Giuseppe Conte si schiera dalla parte di Alfonso Bonafede. Il presidente del Consiglio ha dimostrato di avere piena fiducia nei confronti del suo ministro per l’interno. Il caso continua a essere quello che oppone lo stesso guardasigilli a Nino Di Matteo, per via del caso relativo alla nomina del capo del Dap, avvenuta due anni fa, e che coinvolgeva proprio il magistrato siciliano. Di Matteo ha rivelato di essersi visto offrire la direzione del Dipartimento di amministrazione penitenziaria, salvo poi ricevere un presunto dietrofront da parte di Bonafede, che avrebbe ripiegato affidando al pm la guida degli Affari penali.

Il polverone che si è alzato nell’ultimo giorno e mezzo è stato forte, ma Conte non sembra voler sentire storie. Il premier è dalla parte di Bonafede, al quale affida la sua massima fiducia, come si è venuto a sapere da ambienti vicini al presidente del Consiglio. E questo potrebbe essere un altro tema di scontro tra lo stesso capo del Governo e i partiti dell’opposizione, i quali si sono espressi in maniera – ovviamente – diversa. In primis Giorgia Meloni, che proprio ieri con un accorato post sui social ha chiesto a gran voce le dimissioni del guardasigilli. E anche da Forza Italia è arrivato un appello simile attraverso Maria Stella Gelmini.

Leggi anche -> Fase 2, Bellanova: “Riaprire al più presto bar e ristoranti”

Leggi anche -> Santelli: non ho violato Dpcm. Berlusconi? Non sapeva della mia ordinanza

Il premier non sembra avere dubbi – meteoweek.com

Tuttavia, Alfonso Bonafede sembra avere grande supporto anche dagli altri partiti della maggioranza, oltre che dallo stesso Conte. Il capo politico del Movimento 5 Stelle Vito Crimi, ad esempio, ha fatto capire chiaramente che certi attacchi strumentali da parte del centro-destra hanno una matrice ben precisa. “Respingo con convinzione gli attacchi politici o le congetture prive di fondamento rispetto a scelte compiute da Bonafede in piena autonomia”, ha dichiarato il pentastellato. Secondo Crimi, “Bonafede ha sempre dimostrato di avere la schiena dritta”. Inoltre, il Movimento è entrato “in Parlamento con il chiaro intento di fermare il malaffare e debellare le mafie”.

Nella giornata di ieri, tra le altre cose, si è registrato anche l’appoggio da parte del Partito Democratico, per bocca del vice-segretario Andrea Orlando. “Sarebbe gravissimo se un ministro si dovesse dimettere per i sospetti di un magistrato”. Resta comunque nei confronti di Bonafede la richiesta, soprattutto da parte dei partiti dell’opposizione, di chiarire la situazione. Il ministro lo ha fatto in buona parte proprio durante la trasmissione Non è l’Arena, durante la quale era arrivato l’attacco da parte di Di Matteo. In ogni caso, la sensazione è che saranno le aule del Parlamento quelle deputate per il faccia a faccia tra il guardasigilli e la scena politica nazionale.

Impostazioni privacy