Migranti, nuovi sbarchi in Sicilia: fuggiti ai controlli, è caccia all’uomo

Nel corso di questa notte sono due gli sbarchi autonomi avvenuti sulle coste siciliane: del secondo gruppo di migranti si sono perse le tracce, e ora è caccia all’uomo in tutta l’area dell’Agrigentino. 

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Non solo coronavirus: l’emergenza è anche quella degli sbarchi dei migranti sulle coste italiane. Secondo quanto si apprende, nelle ultime ore si è verificato un nuovo sbarco sulla spiaggia dell’Agrigentino, a seguito del quale i passeggeri al bordo dell’imbarcazione si sono poi dati alla fuga facendo perdere le loro tracce.

Altro sbarco poi questa notte, a Lampedusa, che ha visto 156 migranti unirsi ai 200 arrivati già durante il week end. Sull’isola si parla di una situazione al limite del collasso, con il sindaco Martello che chiede aiuto al governo e che si appella a quelli che sono i pericoli derivanti dalla pandemia in atto.

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Sbarco di fortuna all’alba, migranti in fuga nell’Agrigentino

Continuano gli sbarchi autonomi sulle coste siciliane. All’alba di oggi un barcone ha raggiunto la spiaggia di Torre Salsa, dopo esser partito presumibilmente dalla Tunisia. I migranti a bordo hanno fatto perdere le loro tracce, dandosi alla fuga non appena effettuato lo sbarco. Della traversata è rimasto soltanto il mezzo con il quale hanno raggiunto l’Italia, abbandonato sulla sabbia.

Ora è caccia all’uomo. Carabinieri, polizia e guardia di finanza stanno infatti setacciando tutta la zona nei dintorni della spiaggia, controllando strade e campagne tra Siculiama e Montallegro. I migranti, sfuggiti infatti ai controlli, secondo gli ultimi provvedimenti disposti a seguito dell’emergenza coronavirus devono essere identificati e messi in quarantena, per scongiurare l’eventualità di ulteriori contagi e focolai di Covid-19.

Secondo quanto si apprende 29 di loro sarebbero già stati rintracciati, ma sarebbero ancora una 30ina quelli che mancano all’appello. Le fonti infatti riportano che a bordo del barcone di fortuna vi erano circa 50 persone.

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Sbarco nella notte a Lampedusa, sull’isola è emergenza

Continuano gli arrivi anche nella piccola Lampedusa. Sarebbero infatti altri 156 i migranti sbarcati questa notte, che vanno dunque ad aggiungersi ai 200 già arrivati nel corso del fine settimana. Nessuna fuga in questo caso, e tutte le persone a bordo del barchino sono ora state stipate sul molo Favaloro.

La situazione però è diventata insostenibile. Il sindaco Totò Martello ha lanciato l’ennesimo allarme, appellandosi al governo e chiedendo aiuto soprattutto in merito alla questione sicurezza. “Se non è emergenza questa ditemi voi cos’è. Io ho più di 200 persone sul molo, 44 ospitate nella casa della Fraternità, 118 nell’hotspot e la popolazione dell’isola da preservare. Non so più a chi chiedere aiuto. Per non parlare delle conseguenze economiche. Il turismo nell’isola non so proprio come potrà ripartire in queste condizioni”.

Si attende, nel frattempo, che una seconda nave possa essere usata per la quarantena (similmente a come è stato diposto per la Rubattino a Palermo), così da poter ospitare immediatamente i nuovi arrivati. Del resto, il coronavirus è ormai arrivato anche in Africa, e già un migrante nell’hotspot di Pozzallo era risultato positivo all’infezione. La paura del sindaco e dei cittadini è dunque quella che possa verificarsi un focolaio incontrollato a seguito degli sbarchi autonomi, che continuano a verificarsi nonostante il clima di pandemia mondiale. E che a seguito di questa drammatica situazione il turismo dell’isola possa subire delle disastrose conseguenze.

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Si parla tanto di ripartenza, sarebbe il caso che il ministro dell’Economia ogni tanto rispondesse alle lettere che gli arrivano da Lampedusa, se non altro per avere un riscontro. Non c’è solo la drammatica doppia emergenza coronavirus e immigrazione. C’è anche quella economica: Lampedusa è in ginocchio“, spiega polemicamente il sindaco Martello ai giornalisti.

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