Madre lontana dalla figlia da tre mesi: chiamato in causa anche Bonafede

La storia si snoda tra la Sardegna, dove vive la madre, e il Lazio dove si trovano la bambina e il padre. In tre mesi solo telefonate, nessuna videochiamata nè alcun incontro.

bonafede madre

Una madre che non riesce a vedere la propria figlia è lo specchio della tristezza e del dolore. E proprio una mamma, attualmente residente in Sardegna, sta vivendo un autentico dramma. Tanto da chiamare in causa persino il ministro della giustizia, Alfonso Bonafede. L’episodio si sta svolgendo in un ideale viaggio in linea d’aria tra la Sardegna, dove vive la donna protagonista della vicenda, e il Lazio, dove la bambina vive insieme al padre. Una situazione già resa molto pesante dal lockdown imposto per l’emergenza Coronavirus, e che ha costretto la donna a ricorrere alle maniere forti.

Al fianco della madre si è schiarata la Garante per l’infanzia della Regione Sardegna, Maria De Matteis. Da qui è partito un contatto con il suo collega laziale Jacopo Marzetti. Di fatto, negli ultimi tre mesi, la donna è riuscita a fare solo telefonate. Nessuna videochiamata e chiaramente nessun incontro, nonostante non siano mancati i solleciti in questo periodo. Da qui la necessità di chiamare in causa la giustizia, con il deputato Veronica Giannone, segretaria della Commissione parlamentare per l’Infanzia e l’Adolescenza ha presentato una interrogazione al ministro Bonafede.

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La deputata Veronica Giannone – meteoweek.com

Maria Grazia Caligaris, esponente dell’associazione Socialismo Diritto Riforme, ha svelato una sua chiave di lettura della vicenda. Una situazione che la madre sta vivendo malissimo e che deve risolversi in qualche modo e al più presto: “Una situazione insostenibile, palesemente contraria al principio della doppia genitorialità e al diritto della piccola di poter fruire dell’affetto della giovane mamma. Allo stato non risulta essere stata avviata dalle assistenti sociali del Comune in cui vive con il padre la bambina alcuna iniziativa per garantire i colloqui almeno via Skype”.

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La Caligaris prosegue parlando del modo in cui Cristina Puddu, legale della madre, sta seguendo il caso. E spiega anche come si sente la bambina senza la presenza della madre. “Il caso sta assumendo contorni drammatici per la piccola potrebbe infatti manifestare crisi di panico, non sentendosi sufficientemente accudita dalla mamma. La situazione deve essere chiarita al più presto, perché sembra configurarsi una pratica non solo illegale, in quanto lede un diritto, ma pesantemente dannosa per una creatura il cui equilibrio psico-fisico è già stato sottoposto a pesanti prove”.

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