L’anziano di 78 anni, Bortolo Consolini, avrebbe ucciso la moglie malata e si sarebbe poi suicidato. Il corpo dell’autore dell’omicidio-suicidio è stato rinvenuto nei pressi di Bardolini, nelle acque del lago di Garda. 
Sconvolge la comunità della zona la notizia dell’omicidio suicidio ad opera di un anziano: Bortolo Consolini, 78 anni, avrebbe ucciso la moglie malata di 76 anni, Letizia Fasoli, e poi si sarebbe suicidato gettandosi nel lago di Garda. Il corpo dell’uomo è stato rinvenuto a Bardolino, all’interno delle acque del lago di Garda, nelle vicinanze del porto. Più nello specifico, il cadavere è stato ritrovato sotto la barca del figlio, ormeggiata nel porto. La coppia avrebbe avuto poi anche un’altra figlia che vive a Lazise, un comune confinante.
Si attendono notizie più specifiche, ma i primi accertamenti sembrano dimostrare almeno a grandi linee la dinamica dell’uccisione: secondo i carabinieri l’uomo si sarebbe “suicidato dopo aver soffocato la moglie convivente”. Bortolo Consolini si sarebbe servito di un cuscino per soffocare la moglie affetta da una grave malattia. Poi avrebbe lasciato un biglietto sul tavolo della cucina per spiegare i motivi del gesto. L’anziano sarebbe stato spinto dalla disperazione dovuta alle gravi condizioni di salute della moglie. I dettagli sono ancora al vaglio delle indagini dei carabinieri di Peschiera del Garda. Sono proprio loro ad aver riferito il rinvenimento del corpo avvenuto durante la mattinata.
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Poco dopo il rinvenimento, infatti, si erano affacciate le prime ipotesi, secondo cui il gesto potrebbe esser “riconducibile alla grave malattia di cui soffriva da tempo la moglie e non più affettivamente sostenibile dal marito”. A conferma, il biglietto lasciato dall’anziano. A presiedere e prestare soccorso durante le fasi di recupero del cadavere anche i vigili del fuoco e la polizia locale di Bardolino. Sul posto anche il sindaco di Bardolino, Lauro Sabaini, e il comandante provinciale dei carabinieri di Verona, colonnello Pietro Carrozza.
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Un altro episodio con dinamiche simili, in linea generale, ha avuto luogo nella giornata di ieri in provincia di Pescara, a Penne. Un uomo di 77 anni avrebbe colpito la moglie di 82 anni alla testa, utilizzando una statuetta di acciaio. Al momento la donna è ancora in vita. Poi il tentativo di suicidio tagliandosi le vene. Lanciato l’allarme, è stato immediato l’arrivo del 118 che ha dispiegato un elicottero e un’ambulanza. Ora i due coniugi si trovano all’ospedale di Pescara. Sulla donna sono ancora in corso ulteriori accertamenti, mentre lo stato di salute dell’uomo sembrerebbe stabile. Intanto nell’abitazione le indagini dei carabinieri cercano di ricostruire l’accaduto.
