Riapre il pronto soccorso di Codogno: sospetto Covid tra i primi pazienti

Era stato chiuso nella notte tra il 20 e il 21 febbraio quando si scoprì che il paziente Mattia Maestri era positivo al coronavirus.

Riapre il pronto soccorso di Codogno: sospetto Covid tra i primi pazienti – meteoweek

Porte aperte, la vita dopo il virus: dopo oltre tre mesi il pronto soccorso dell’ospedale di Codogno riprende vita. Aveva chiuso nella notte tra il 20 e 21 febbraio quando venne ufficialmente accertato il primo caso di coronavirus, l’ormai tristemente celebre “paziente 1”, Mattia Maestri. Finalmente riapre e c’è una coincidenza strana: fra i primi dieci pazienti ricoverati c’è proprio un sospetto Covid-19. L’uomo è stato instradato su un percorso dedicato che lo isola dagli altri malati. Da un’ecografia polmonare infatti sarebbero emerso un quadro compatibile con l’infezione da Covid che però deve essere confermata dal tampone a cui sarà sottoposto. E’ stata portata nell’area dedicata del nosocomio anche un’altra paziente, una donna di 80 anni già malata di coronavirus, in arrivo da una struttura per anziani e ricoverata per una trasfusione. «Abbiamo un caso di Covid e una donna venuta in pronto soccorso da una Rsa di cui era già nota la positività. Nessun allarme, siamo nella media attesa», ha affermato Stefano Paglia, primario del pronto soccorso di Lodi e Codogno. Il pronto soccorso continua ad essere dunque l’immagine di riferimento della pandemia in corso. «Abbiamo riaperto perché adesso siamo in condizioni di garantire sicurezza per i pazienti, gli operatori e il territorio», ha spiegato Stefano Paglia, direttore del dipartimento di emergenza e urgenza della Asst di Lodi presente alla riapertura del pronto soccorso.

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Il pronto soccorso di Codogno era il simbolo dell’ora zero del coronavirus – meteoweek

Alla riapertura dell’ospedale di Codogno questa mattina erano presenti, oltre ai vertici della Asst di Lodi e ai dirigenti medici, anche Francesco Passerini, il sindaco del comune del Lodigiano, uno dei 10 compresi nella prima zona rossa dove, per la Festa della Repubblica del 2 Giugno, c’è stata la visita del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. La struttura è stata totalmente rinnovata. All’ingresso un termoscanner rileva la temperatura: con la febbre si viene automaticamente indirizzati verso il triage medico sulla sinistra (non è più un infermiere ad accogliere i malati) in caso contrario si prosegue sulla destra per accesso normale. Tutti gli operatori sono comunque dotati di protezioni. E’ l’inizio di una nuova era.

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