Sistema Trani, pm arrestati: Michele Nardi esce dal carcere con braccialetto

Magistrati arrestati, ottenuti i domiciliari per Michele Nardi: l’ex gip di Trani torna a casa dopo 17 mesi di reclusione, ma dovrà indossare il braccialetto elettronico. Per Vincenzo Di Chiaro le porte del carcere di aprono domani.

Michele Nardi
Michele Nardi, foto via La Gazzetta del Mezzogiorno

Secondo quanto si apprende, arriva oggi la decisione dei giudici della Seconda sezione penale del Tribunale di Lecce (con presidente Pietro Baffa). I magistrati hanno dunque accolto la richiesta di attenuazione della misura cautelare in carcere per Michele Nardi, concedendo quindi all’ex gip di Trani gli arresti domiciliari sotto la proposta avanzata dai suoi legali lo scorso 19 giugno.

Nardi esce dal carcere, domani braccialetto anche per Di Chiaro

Dopo 17 mesi di reclusione, allora, Michele Nardi è tornato oggi in libertà. Uscito qualche ora fa dal carcere di Matera, presso il quale era ospitato, all’ex gip di Trani viene ora fatto indossare il braccialetto elettronico, una condizione imposta dai giudici che hanno accolto la richiesta di attenuazione della misura cautelare. L’uscita di Nardi dal carcere si è verificata dopo sette giorni di attesa, resasi necessaria per le tempistiche di arrivo del dispositivo elettronico. Un imprevisto, questo, che aveva fatto scattare un temporaneo supplemento di detenzione.

Michele Nardi - gip
foto via Corato Live

La stessa decisione e le stesse modalità del braccialetto elettronico, comunque, sono state prese anche per l’ispettore di polizia di Corato, Vincenzo Di Chiaro, ad oggi sospeso dal servizio. Di Chiaro uscirà dal carcere di Matera nella giornata di domani. Anche lui detenuto dal gennaio 2019, come Nardi era stato accusato di associazione a delinquere finalizzata alla corruzione in atti giudiziari – si parla di un sistema che avrebbe dirottato indagini e processi a carico di imprenditori, in cambio di tangenti pagate ai magistrati.

L’arresto era stato eseguito il 14 gennaio 2019 nell’ambito dell’indagine della Procura di Lecce sullo scandalo giudiziario del cosiddetto “Sistema Trani”. Insieme ai due però, erano rimasti coinvolti anche l’ex pm Antonio Savasta (ai domiciliari dal marzo 2019) e il collega Luigi Scime’.

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Sia Savasta che Scime’ avevano scelto di essere giudicati con il rito abbreviato, mentre Nardi, Di Chiaro e le altre tre persone coinvolte nel “Sistema Trani”, sono protagonisti di un processo ripreso in data 22 giugno. Dopo aver proseguito ad ascoltare tutti i testimoni più importanti della pubblica accusa, i legali di Nardi (l’avvocato Domenico Mariani) e di Di Chiaro (l’avvocatessa Tiziana Tandoi) hanno dunque chiesto, e infine ottenuto, gli arresti domiciliari per i rispettivi assistiti. La Procura, tuttavia, aveva dato parere negativo alla la richiesta di attenuazione della misura cautelare e alla scarcerazione.

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