Prodi: “Il Governo deve dire sì al Mes, ma è troppo lento”

L’ex premier parla anche della composizione di un nuovo eventuale Governo: “L’ingresso di Forza Italia in maggioranza non è certo un tabù, la vecchiaia porta la saggezza”, dichiara Prodi.

romano prodi

Romano Prodi incita il Governo a dare una decisa accelerazione alle decisioni da prendere per il bene del Paese. L’ex presidente del Consiglio ne ha parlato nel corso di una lunga intervista rilasciata per Repubblica. Secondo il fondatore dell’Ulivo, infatti, la difficoltà principale dell’esecutivo condotto da Giuseppe Conte “è la lentezza delle decisioni”. Romano Prodi sostiene che “il rinvio ha preso la parte troppo forte in un momento in cui c’è bisogno della decisione rapida che deve dare il senso della forza, dell’energia”. E questa difficoltà viene spiegata meglio dall’ex premier.

Stando a quanto sostiene Prodi, infatti, “la grande difficoltà di questo Governo è stata cementare due filosofie diverse e devo dire che è un coagulo forse più complesso di quello che pensavo”. Dunque l’incontro tra Partito Democratico e Movimento 5 Stelle è, secondo l’ex capo del Governo, il più grande ostacolo. “C’è un tipo di formazione diversa, un tipo di radicamento diverso”, prosegue Prodi che parla di un Governo “formato con una duplice radice, una molto nuova e un’altra molto tradizionale”. Portando a una fusione andata avanti ma non ancora completata.

Romano Prodi – meteoweek.com

“C’è una crisi forte, c’è sofferenza – prosegue Prodi – ma si è diffuso, ed è colpa anche dei media non solo del Governo, un senso del pessimismo che sta danneggiando infinitamente la possibilità di reagire”. Secondo il senatore non si può andare avanti con questo netto abbassamento dei consumi, in quanto ci sono in Italia “milioni di persone che hanno problemi”. E al tempo stesso “si aggiunge un’enorme parte, forse prevalente, di paura instillata”. La ricetta dell’ex presidente del Consiglio è chiara: “Un intervento pubblico nel riorganizzare l’economia è un fatto fondamentale, come stanno facendo i francesi. Il problema è che abbiamo indebolito la politica decisionale”.

C’è già chi parla di nuovi innesti per una maggioranza che sta iniziando a scricchiolare. Al punto che, grazie alla decisione sul Mes, Forza Italia potrebbe lasciare l’opposizione e saltare la staccionata. Prodi non esclude a priori questa opzione: “Il problema è che il Governo abbia una maggioranza solida e che quindi possa prendere delle decisioni. O noi diamo una spinta o il Paese si arrotola su se stesso. Non è certo un tabù, la vecchiaia porta la saggezza”. Dunque arriva la benedizione di una confluenza nella maggioranza di uno dei nemici storici del centro-sinistra.

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Romano Prodi parla anche con un certo orgoglio del modo in cui l’Italia ha gestito l’emergenza Coronavirus. Una gestione dal punto di vista sanitario importante, che in un primo momento veniva quasi deriso dagli altri Paesi. Ma che alla fine dei conti, è stata in larga parte copiata: “Mentre all’inizio ci deridevano tutti all’estero, adesso si sente dire ‘la via italiana’, noi abbiamo avuto la sfortuna di essere stati primi colpiti fuori dall’Asia ma abbiamo dettato la linea. Abbiamo salvato, io credo, l’Europa”.

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