Conte: “Nessun rimpasto di Governo. Aiuti europei, niente compromessi”

Il premier parla di “grande responsabilità” da parte di Partito Democratico e Movimento 5 Stelle. Sul legame col premier spagnolo Sanchez, Conte ammette che “il negoziato verrà formalizzato già al prossimo vertice europeo”.

conte

Giuseppe Conte nega la possibilità che il suo Governo subisca una nuova modifica alla sua struttura. Quasi un anno dopo la fine del primo esecutivo, quello composto da Movimento 5 Stelle e Lega, non ci sarebbero i presupposti per cambiare ancora l’impostazione. Il premier ne ha parlato durante un’intervista rilasciata per l’emittente spagnola Nius, durante la sua visita a Madrid. “Non vedo all’orizzonte un rimpasto di governo. Io sono soddisfatto della squadra dei ministri”, ha ammesso Conte ribadendo la propria fiducia verso l’attuale Governo.

E nel confermare la fiducia a chi attualmente compone la squadra di maggioranza, ammette che “il Movimento 5 stelle come il Pd e le altre forze hanno dimostrato grande responsabilità”. Ma i temi da trattare per Conte sono altri, specialmente al termine di una visita che sul piano strategico è da considerare fondamentale. Il capo del Governo ha stretto la sua alleanza con l’omologo spagnolo Sanchez, in vista di una stagione molto calda sul piano europeo. L’intenzione è quella di stringere i tempi, specialmente per due Paesi come Italia e Spagna che hanno sofferto molto per via dell’emergenza Covid.

In questo senso, Conte fa capire che quando si parla di aiuti europei per la rinascita “non dobbiamo parlare di compromesso”. Il premier italiano sostiene di aspettarsi una risposta “forte, solida, adeguata alle circostanze eccezionali che stiamo vivendo”. E rivela che, a proposito di presunte assonanze tra il Recovery Fund e il piano Marshall, sta arrivando “una risposta che viene da noi stessi, europea, e non più un piano che ci viene proposto dall’esterno”. Conte fa capire che la risposta europea arriva per una maggiore consapevolezza del momento che stiamo vivendo.

Giuseppe Conte e il premier spagnolo Sanchez – meteoweek.com

Per questo motivo, come ribadisce il presidente del Consiglio, “dobbiamo coordinare gli sforzi, tutti insieme, per poterci riprendere e dare una prospettiva ancora più rafforzata alla stessa Unione europea, alla nostra casa comune”. Un altro problema di cui si discute da qualche giorno è quello relativo ai tempi che servono per attuare il Recovery Fund. Conte sostiene che questi siano già determinati: “Io e Sanchez ci batteremo perché si possa formalizzare questo negoziato già al prossimo vertice o comunque nel mese di luglio”. Anche perchè un piano ritenuto adeguato, rischia di non esserlo più se si perde ancora tempo.

Per quanto riguarda il Mes, Conte sostiene che “non è mai stato un tabù” ma al tempo stesso non viene considerato “la risoluzione dei nostri problemi”. Anche perchè, secondo il nostro premier, l’Italia ha bisogno del Recovery Fund, pertanto il Mes veniva preso in considerazione senza questa nuova misura. Tuttavia, Conte ammette che “dopo valuteremo se nell’interesse dell’Italia utilizzare anche il Mes”. E ribadisce anche un altro passaggio fondamentale del suo piano per l’Italia: “A me interessa quel che serve alla comunità nazionale, ai cittadini”.

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Secondo il capo del Governo, infatti, quello relativo al Mes rischia di diventare “una battaglia astratta, che addirittura puo’ diventare ideologica”. Per questo motivo, l’adozione del Fondo Salva-Stati non rappresenta ancora una priorità per il nostro Paese. E per il futuro, Conte annuncia: “Un domani, quando avremo definito il negoziato, avremo gli strumenti sul tavolo, li studieremo uno per uno, aggiorneremo le valutazioni sui flussi di cassa, il quadro della finanza pubblica italiana, andrò in Parlamento e farò una proposta”.

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