Un badante violento, poi la denuncia: in manette l’assistente di un 98enne

L’anziano signore era costretto in casa dal suo badante polacco da almeno due anni. In un primo momento l’arresto era considerato eccessivo. Ora è arrivato anche il decreto ingiuntivo.

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Due anni di vero inferno, in cui un uomo di ben 98 anni non aveva il permesso di muoversi di casa. E oltre a questo obbligo, che lo costringeva sempre tra le mura di casa, c’era di peggio. C’erano le umiliazioni, gli insulti e soprattutto le violenze fisiche, che rendevano la sua vita ancor più infernale. Ma alla fine – forse un po’ in ritardo – è arrivata la giustizia. E così un badante di origini polacche è stato arrestato su mandato del giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Firenze. E l’inferno del 98enne si è finalmente concluso.

Come abbiamo detto, questa vicenda andava avanti ormai da due anni. L’anziano, residente a Vinci, era un invalido civile con necessità di assistenza continua, così si era affidato a questo badante. L’uomo ha subito cercato di approfittare della situazione del suo “cliente”, chiaramente debilitato a livello fisico. E così ha iniziato a maltrattarlo, costringendolo in casa pur di ridurre al minimo il suo impegno nel ruolo di assistente. Tanto che ben presto sarebbe arrivata la prima denuncia nei suoi confronti. Ma in un primo momento, la richiesta di arresto non è stata tenuta in considerazione.

Lo aveva chiesto il pm Beatrice Giunti, che si è assunta l’incarico di guidare l’inchiesta nei confronti del badante polacco. Dopo averla scampata in un primo tempo, quest’ultimo ha deciso di continuare con il suo atteggiamento polacco. Senza però sapere che i carabinieri avevano installato delle telecamere all’interno dell’abitazione del 98enne. E così è stato possibile scoprire tutta la verità. Non c’erano solo le violenze verbali e fisiche nei confronti dell’anziano signore. Quest’ultimo, infatti, veniva lasciato spesso e volentieri da solo con la porta di casa sbarrata dall’esterno.

I carabinieri sono riusciti a intervenire – meteoweek.com

Ciò era dovuto al fatto che il polacco, mentre avrebbe dovuto svolgere la sua mansione di badante (pagato in nero), andava a fare altri lavori. Ma anche quando l’assistente era in casa del 98enne, non svolgeva mai il suo ruolo. L’anziano era costretto a ricorrere a una bottiglia di plastica per effettuare le sue funzioni coroprali. Oltre ovviamente a ricevere i soliti insulti e la violenza da parte dell’uomo che avrebbe dovuto aiutarlo e accudirlo. Ma questo incubo si è concluso, finalmente, nelle scorse ore con l’aiuto dei carabinieri che hanno arrestato il badante.

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Stando a quanto hanno scoperto gli inquirenti, il badante polacco era lucido anche nella gestione della sua violenza. Così si scagliava contro il suo cliente, ma senza lasciare segni che avrebbero potuto dare adito a sospetti. Tuttavia, i gemiti di dolore arrivavano anche alle case vicine, tanto che sono arrivate diverse segnalazioni alle forze dell’ordine. Ma ora si indaga anche sui parenti dell’uomo di 98 anni, i quali non hanno mai denunciato nonostante gli fosse negato anche l’accesso in casa del loro anziano parente.

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