Macron rafforza la sicurezza dopo il caso Paty: basta messaggi di odio

Il Consiglio per la difesa francese, presieduto da Emmanuel Macron, ha preso una importante decisione. Non verrà concessa tregua a coloro che si organizzano per opporsi all’ordine repubblicano”.

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Il presidente Macron usa il pugno di ferro – meteoweek.com

Le immagini che sono giunte nei giorni scorsi da Parigi sono ancora sotto gli occhi di tutti. La notizia dell’uccisione di Samuel Paty, un docente assassinato venerdì scorso da un giovane ceneno immigrato. Nelle intenzioni di quest’ultimo c’era la ferma volontà di fare fuori una persona che stava insegnando la libertà di espressione ai suoi ragazzi. E nel farlo stava mostrando alcune vignette di Charlie Hebdo, l’irriverente rivista transalpina spesso nell’occhio del ciclone. E per questo motivo il presidente francese Emmanuel Macron ha deciso di intervenire.

Lo ha fatto coinvolgendo in prima persona il Consiglio per la difesa, presieduto dallo stesso Macron. Le riunioni avvenute nelle scorse ore hanno portato a una decisione importante, destinata proprio a respingere questa nuova ondata di odio che sta dilagando nel Paese. E ad aggravare la situazione c’è il fatto che la Francia versa in pessime condizioni sul piano sanitario, con migliaia di nuovi casi di contagio ogni giorno. Mentre il Covid avanza quasi incontrastato e fa segnare giorno per giorno nuovi record, nel Paese torna a montare anche l’odio.

Il professor Samuel Paty, ucciso venerdì – meteoweek.com

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Motivo per cui Macron, attraverso il Consiglio per la Difesa, ha deciso di alzare e correggere il tiro contro certi messaggi. Si tratta di nuove azioni concrete e rapide contro le associazioni e gli individui che si fanno portavoce di messaggi di odio. A questi si aggiungono anche coloro i quali inneggiano in sostegno di chi ucciso il professore Samuel Paty, reo di aver cercato di portare la libertà di espressione tra i suoi alunni. Tra le altre cose, il docente prima di essere ucciso era già stato oggetto di numerosi attacchi sui social, da parte di gruppi estremisti islamici.

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La riunione del Consiglio per la Difesa, avvenuto nella giornata di ieri, è durato poco più di due ore e mezza. A partecipare, oltre al presidente Macron, c’erano anche sei ministri del Governo nazionale e il procuratore anti-terrorismo Jean François. Il capo di Stato, durante l’incontro, “ha chiesto che si passi rapidamente all’azione e che non si conceda alcuna tregua a coloro che si organizzano per opporsi all’ordine repubblicano“. Dunque la Francia passa al pugno di ferro per affrontare ogni situazione di odio, di qualsiasi portata, nel Paese.

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