Pedopornografia online, l’aumento spaventoso durante il covid: oltre 2.400 siti in black list

Durante la fase più acuta dell’emergenza Covid sono stati inseriti nella black list 2.428 siti pedopornografici e condotte 311 indagini che hanno portato alla denuncia di 874 persone, 43 delle quali arrestate.

abusi su minori on line,oltre 2.400 siti in black list

È il bilancio dell’attività condotta da gennaio a maggio della Polizia postale con l’International security Alliance (Isa), una rete transnazionale di collaborazione tra gli organismi di polizia contro l’abuso e lo sfruttamento sessuale sui minori on line. Nel corso delle attività sono stati anche monitorati 25.706 siti e condotte 616 perquisizioni locali e informatiche. Secondo gli investigatori, durante la pandemia lo sfruttamento sessuale “è aumentato drasticamente: molti minori risultano a rischio di sfruttamento da parte di predatori criminali che si sono adattati alla crisi e hanno sfruttato la vulnerabilità dei più giovani”.


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Tre gli ambiti su cui si sono concentrare le attività investigative: l’arresto degli autori dei reati, l’identificazione delle vittime di abusi sessuali per proteggerle e il blocco si siti e applicazioni utilizzati per promuovere e scambiare materiale. A livello mondiale le indagini hanno permesso di arrestare 1.771 persone, di identificare 2.549 minori vittime di abusi, 3. 580 siti web e applicazioni bloccati. “La possibilità per il sistema di sicurezza nazionale di confrontarsi, in un momento così delicato, con Paesi con i quali la cooperazione, in materia di pedopornografia, non aveva ancora probabilmente raggiunto gli auspicati livelli di confronto e crescita reciproca – sottolineano dalla Polizia Postale – ha sicuramente permesso di gettare le basi di una rinnovata collaborazione in ambito internazionale che permetta di ampliare, anche a livello tecnico-operativo, le possibilità di raggiungere ambienti ancora non completamente sondati”.

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