Giuseppe Tiani, segretario nazionale del sindacato di polizia, intende contrastare la diffusione del Covid-19 con un ciondolo. Lo ha affermato nel corso di una audizione alla Camera. 
Un intervento singolare, quello di Giuseppe Tiani, nel corso dell’audizione alla commissione Affari Costituzionali della Camera. Il segretario nazionale del sindacato di polizia Siap nonché presidente di InnovaPuglia, agenzia della Regione che gestisce gli appalti, ha infatti mostrato in video-conferenza un ciondolo che, a quanto sostiene, avrebbe la capacità di evitare la diffusione del Covid-19. Un vero e proprio amuleto, di produzione israeliana, acquistabile al “modico” costo di 50 euro. L’intervento ha assunto così le sembianza di una televendita di Wanna Marchi e il video è diventato immediatamente virale, generando una bufera mediatica.
“Wanna Marchi”:
Perché Giuseppe Tiani, presidente di InnovaPuglia e segretario Nazionale del Siap, sindacato di polizia, ha presentato ieri durante un’audizione alla Camera un ciondolo anti-Covid di “tecnologia israeliana” del costo di 50 euro pic.twitter.com/YtZ7JxAg5o— Perché è in tendenza? (@perchetendenza) November 10, 2020
L’intervento di Giuseppe Tiani alla Camera
“Oggi porto al collo un micro purificatore d’aria del costo di 50 euro, di tecnologia israeliana, che per un metro cubo attorno a chi lo indossa genera cationi che inibiscono qualsiasi virus abbia segno positivo. È un neutralizzatore di batteri e andrebbe distribuito alle forze di polizia e a tutti i sanitari impegnati“. Lo ha detto Giuseppe Tiani nel corso dell’audizione alla commissione Affari Costituzionali della Camera. Peccato che batteri e virus non siano esattamente la medesima cosa e, soprattutto, che gli amuleti non hanno certamente alcun potere contro il Covid-19.
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Il discutibile intervento ha divertito in tanti sul web, tanto che segretario nazionale del sindacato di polizia Siap è stato più volte paragonato a diversi “venditori di fumo”, tra cui Wanna Marchi. La gran parte di coloro che hanno assistito all’intervento, dunque, non hanno senza dubbio preso sul serio il ciondolo di Giuseppe Tiani. Il presidente di InnovaPuglia, dunque, sembra proprio l’unico che affiderà la sua salute ad un amuleto. Il rischio, con interventi di questo genere ad opera di personaggi che hanno un ruolo nel mondo della politica, è tuttavia di condurre le persone più deboli a credere in tali bufale.
