Roby Facchinetti, la straziante lettera per Stefano D’Orazio

Una lunga, e commovente, lettera di Roby Facchinetti per Stefano D’Orazio. L’ultimo saluto, al grande amico e collega dei Pooh. Ecco le parole che hanno emozionato il grande pubblico.

L’ultimo saluto di Facchinetti all’amico di sempre

Nei giorni scorsi, Stefano D’Orazio, storico batterista dei Pooh, è venuto a mancare dopo un lungo ricovero presso il Policlinico Gemelli. D’Orazio da oltre un anno lottava contro la leucemia, fino a quando ha contratto il Covid, che ha velocemente aggravato le sue condizioni di salute. Un lutto enorme per il mondo della musica e per il grande pubblico che per decenni ha amato il gruppo.

Roby Facchinetti, voce storica del gruppo, dopo alcuni giorni di silenzio e dolore, ha voluto salutare il suo carissimo amico e collega con una lunga lettera pubblicata sul suo account Facebook. Ha scritto Facchinetti: “Carissimi amici, quando il dolore è troppo profondo e ci devasta, è difficile fare altro che dar spazio a lacrime e silenzio. Ieri a Roma, la sua città, sono stato testimone d’un omaggio impareggiabile nei suoi confronti: e di riflesso un po’ anche nei confronti della storia dei Pooh. Tutta Roma colma di persone in lacrime e di applausi per lui”.

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Facchinetti: “Tiziana, lui è ovunque”

La voce dei Pooh ha voluto lasciare un messaggio anche a Tiziana Giardoni, compagna di Stefano D’Orazio, spostata dal batterista nel 2017.

Ha scritto Facchinetti:Tiziana, credimi, ora Stefano è ovunque. Sopravvive nella musica, nei testi, nei libri, nei ricordi, nell’aria. E tutti gli possiamo, gli potremo sempre parlare, soprattutto tu. Tu che l’hai vissuto come nessuno mai. E questo non può consolare, lo so, però è un fatto. È un fatto bellissimo, di cui devi restare sempre orgogliosa e consapevole”.

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Il dolore di Roby Facchinetti

Una lettera che colpisce al cuore, come solo una grande amicizia spezzata dalla sorte avversa può fare. Continua Facchinetti: Ancora oggi, comunque, faccio fatica a credere che ci hai lasciati, amico mio. Il messaggio della tua adorata Tiziana al telefono, venerdì sera, è stato solo il primo chilometro d’una maratona di dolore e smarrimento, il primo passo d’un lungo viaggio nell’incredulità, nel non accettare di non poterti più chiamare, vedere, abbracciare”.

Conclude Facchinetti: Però, Stefano, ci lasci poesie straordinarie. Ci lasci una lezione di impareggiabile generosità umana. Ci lasci la tua ironia. Sei stato davvero un grande uomo, Stefano. Una persona magnifica, forse la migliore che abbia conosciuto. Ed è stato un dono poter condividere anche con te l’avventura più bella della mia vita”.

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