Ipotesi rimpasto, Prodi: “L’Italia non può permettersi una crisi politica”

L’ex premier Romano Prodi esprime le sue opinioni sull’ipotesi di un rimpasto di Governo, sul Mes, sul Recovery Plan e sulla crisi economica.

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Romano Prodi, ex presidente del Consiglio. Credit: Getty Images

L’ipotesi rimpasto non è attuabile, almeno per il momento, secondo l’ex presidente del Consiglio Romano Prodi. Lo ha dichiarato in un’intervista rilasciata a La Repubblica, durante la quale ha espresso le sue opinioni su alcuni dei temi più caldi di questi mesi. Prima tra tutti la vociferata crisi di Governo che aveva addirittura fatto pensare – o temere, a seconda dei punti di vista – la nascita di un nuovo Patto del Nazareno.

Le parole di Prodi sull’ipotesi rimpasto

Chi vuole il rimpasto?

Secondo l’ex premier l’ipotesi si un rimpasto di Governo non è neanche da prendere in considerazione, almeno finché non si riusciranno a vedere “chiare proposte alternative”. Quello che invece è emerso finora dai partiti in realtà, ha detto Prodi, sarebbero “solo dei borbottii”. E ha aggiunto: “Chi vuole il rimpasto? Qual è la linea?”. Stando alle indiscrezioni circolate nelle scorse settimane, in effetti, sembrerebbe che tutti all’interno dell’esecutivo vogliano una serie di cambi di poltrone. Dal Pd a Italia Viva, passando per il Movimento 5 Stelle. Ma nessuno vorrebbe assumersi la responsabilità di realizzarli, anche perché l’accusa di “inciucio” da parte dei cittadini è sempre dietro l’angolo.

La crisi è dietro l’angolo

Per questo motivo l’ex presidente del Consiglio mette in guardia il Governo giallorosso: “Attenti però che i borbottii non diventino una voce forte e poi un urlo che può trasformarsi in agonia”. Anche perché il Paese “non può permettersi una crisi di governo oggi”. Perché? “C’è Next Generation Ue, un progetto di enormi dimensioni e di drammatica urgenza”, ha aggiunto. E ha ribadito ancora che una crisi politica in questo momento storico “non è immaginabile”.

Le parole di Prodi su Sanità e Mes

La situazione dell’Italia che affronta la pandemia, ha detto Prodi, “è grave”. Il Paese ha un urgente “bisogno di un vaccino. E l’Europa non starà a guardare”. A questo servirebbe dunque il Mes, il Meccanismo europeo di stabilità. Argomento che causa diverse tensioni all’interno della maggioranza, ma che per l’ex premier sarebbero solo “giochi politici e non li capisco”. I 36 miliardi del Fondo Salva Stati potrebbero essere utilizzati per la sanità, quindi “va preso, con o senza riforma“, ha sottolineato ancora Prodi.

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Le parole di Prodi sul Recovery Plan

Uno strumento per uscire dalla crisi

Il Recovery Plan sarà uno strumento fondamentale per la ripresa economica dell’Italia. Lo stesso Prodi ha paragonato il progetto europeo al vaccino: “Così come aspettiamo il vaccino per dare speranza all’Italia ammalata, abbiamo bisogno di un vaccino anche per l’economia: un grande piano che dia all’Italia un traguardo per uscire dalla crisi. Per questo dovrebbero essere studiati “pochi grandi progetti con un’unica strategia”, che siano “concreti, non capitoli di spesa”. Dall’ambiente alla digitalizzazione, passando per le infrastrutture e l’ammodernamento delle strutture produttive: questi sono i punti fondamentali su cui il Paese dovrebbe lavorare.

Chi prenderà le decisioni finali?

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Giuseppe Conte, presidente del Consiglio, e Roberto Gualtieri, ministro dell’Economia. Credit: Getty Images

In questi giorni il Governo sta decidendo a chi dare la responsabilità del controllo, per fare in modo che i progetti da affidare al Recovery Plan siano strutturati e poi eseguiti in modo efficiente e regolare. Secondo Prodi “la decisione finale per il Next Generation Ue” dovrebbe “essere in capo al premier affiancato dai ministri economici Gualtieri e Patuanelli, con Amendola a fare da tramite e collegamento con Bruxelles”. Ma sarebbe anche necessario un gruppo di persone di alta competenza che affianchi il lavoro del Cipe (il Comitato interministeriale per la programmazione economica, ndr) e delle diverse burocrazie, operando naturalmente in rapporto con le Regioni e i sindacati. Ma la decisione finale non può che essere al massimo livello politico”.

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Le parole di Prodi sulla crisi economica in Italia

“Il governo ha speso in aiuti cifre senza precedenti, anche se la povertà è molto estesa e le risorse non bastano mai, ha detto Prodi facendo riferimento agli indennizzi erogati dall’esecutivo dallo scorso marzo a oggi per aiutare i cittadini penalizzati dal coronavirus. Ma ora c’è bisogno di allargare gli orizzonti degli italiani, perché la rabbia “si attenua solo se c’è una meta comune, una speranza di futuro, alimentata da progetti per la ripresa. E poi bisognerà rivedere i meccanismi di redistribuzione della ricchezza perché altrimenti le nostre democrazie non reggeranno“. 

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