Matteo Salvini, a TeleLombardia, ha richiesto un confronto serio con Lucia Azzolina per affrontare la situazione scuola.
Il leader della Lega, Matteo Salvini, manda nuovi segnali di dialogo alla maggioranza alla ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, durante un’intervista a TeleLombardia.“Vorrei avere un incontro con Azzolina, che non sono mai riuscito ad avere. Chiederemo ancora un confronto serio sulla scuola. Nel decreto c’è scritto che il 7 gennaio si riapre ma se si riapre nelle stesse condizioni di ottobre e novembre si ha lo stesso disastro”, ha detto il leader della Lega che ha poi definito la situazione delle scuole disastrosa.
Leggi anche: Coronavirus, Lucia Azzolina sicura: Né la seconda né la terza ondata dovute alla scuola
Bisogna infatti aumentare il trasporto pubblico, diminuire i bimbi per classe coinvolgendo le scuole paritarie, stabilizzare migliaia di insegnanti precari, allestire sistemi di aerazione delle aule, dice Salvini. “Il ministro dice aprite le finestre, ma in Lombardia fa freddo e nevica a gennaio e significa beccarsi se va bene l’influenza e se va male la polmonite. Dire che riaprono le scuole senza essere intervenuti, sarebbe un disastro”, ha proseguito Salvini.
Leggi anche: Scuole, la situazione regione per regione: quando si torna in classe [VIDEO]
Proprio ieri, Lucia Azzolina, in un post su Facebook, ha condiviso le sue riflessioni prima dell’inizio delle festività natalizie, appellandosi al buon senso degli italiani per non sprecare le fatiche fatte e mandare all’aria i sacrifici di questi mesi. Una delle priorità a cui guardare, infatti, è proprio il ritorno tra i banchi, previsto per il 7 gennaio in maniera omogenea su tutto il territorio nazionale. Non è infatti la scuola la causa della seconda o, eventualmente, della terza ondata che sarà. E a darle ragione ci sono anche i virologi secondo cui il contagio viene fuori dai banchi, dalle strade, e poi si riversa all’interno delle scuole.
