L’Isis rivendica l’attentato a Baghdad: rafforzata sicurezza

L’attentato kamikaze, nel mercato in pieno centro a Baghdad, ha ferito più di 100 persone, e ne ha uccise circa 32. Lo Stato Islamico (l’Isis) ha rivendicato questo duplice attacco. È il peggiore nella capitala irachena negli ultimi tre anni. Non si vedeva tanto sangue da gennaio 2018, quando morirono 27 persone, sempre nella stessa città. Per questo, le autorità hanno deciso di rafforzare la sicurezza. a piazza Tahrir, temendo una ripresa delle azioni terroristiche dell’Isis stessa. Renad Mansour, ricercatore del Programma Medio Oriente e Nord Africa di Chatham House, ha affermato che: “Non è l’inizio di un conflitto, ma un segnale. Vogliono ricordarci che ancora non esiste una soluzione sostenibile, dal punto di vista politico e socio-economico”. Il generale Kazem Selman, direttore della Protezione civile irachena, ha affermato che finora non ci sono state rivendicazioni dell’attacco, compiuto da due attentatori suicidi, ma che “l’attentato ricorda per modalità ed esecuzione quelli compiuti dall’Isis”. L’Italia è scossa dall’avvenimento, e anche Papa Francesco ha mostrato il suo dispiacere, pregando per le vittime e i familiari dell’attentato. La Farnesina dichiara: “Condanniamo con forza la violenza contro i civili e sosteniamo il popolo dell’Iraq nella costruzione di un futuro sicuro e di pace”.

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