PIL cade dell’8.8% nel 2020: Italia tra le maglie nere d’Europa

Arriva il primo dato ufficiale, quello più temuto, che riguarda gli esiti della pandemia nel nostro paese. Il PIL è crollato a livelli di guardia

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Crolla il livello del PIL nel nostro paese per il 2020 (Getty Images)

Ufficializzato il dato che riguarda il PIL, il prodotto interno lordo, per l’anno solare 2020: dal primo gennaio al 31 dicembre dello scorso anno l’Italia ha prodotto guadagno pari all’8.8% in meno rispetto all’anno precedente. Un dato estremamente preoccupante che vede il nostro paese tra i cinque che in Europa hanno perso di più.

PIL crollato nel 2020

Facile interpretare questo crollo produttivo con le conseguenze della pandemia da coronavirus che ha colpito in modo durissimo non soltanto l’Italia ma tutto il mondo. Eppure i dati sul PIL  sembrano essere contraddittori perché non tutti i paesi sono andati in crisi. Ci sono anche numerosi dati in controtendenza: quello dell’Irlanda per esempio, che esprime un andamento addirittura positivo, pari al 3.2% e ci sono almeno una decina di paesi europei, anche di una certa importanza, che hanno perso poco o quasi nulla.

Se si guarda alle grandi economie straniere la contraddizione aumenta. Poche ore fa, infatti, la Corea del Sud, uno dei paesi che è stato colpito per primo e più duramente dalla pandemia, ha perso soltanto l’1%. É vero che si tratta della prima stagione negativa per il colosso sudcoreano negli ultimi vent’anni, ma il calo è assolutamente ponderato ed equilibrato.

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Il settore agro-alimentare molto colpito dalla crisi del 2020 (Getty Images)

L’ultimo trimestre

A questo punto si aspetta quelli che saranno i dati in proiezione del 2021, in particolare del mese di gennaio dove ci si attende una controtendenza. Ma è evidente che le sensazioni, considerando il recente Lockdown delle vacanze di Natale e la recente crisi di governo, non fanno ben sperare. La tendenza, ovviamente, è in crescita. Il quarto trimestre del 2020 è sceso del 2% rispetto al trimestre precedente ma del 6.6% rispetto all’ultimo trimestre del 2019. i dati sono tutti ufficiali che arrivano dall’Istat e si basano ovviamente sulle prime stime provvisorie dell’anno nuovo. Andranno consolidati, ma non cambieranno di molto.

Anche i dati europei sono in flessione, ma con percentuali notevolmente migliori rispetto a quella italiana. Il calo dell’ultimo trimestre nel nostro paese è il secondo più alto dopo quello dell’Austria, 4,3%.poco meno di noi perde la Francia, 1,3% a fronte di un calo generale nell’Eurozona dello 0,7%.cresce il Pil di paesi piccoli e di economia più agile e ed emergente, come Lettonia e Lituania.

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