Il Senatore a vita Mario Monti ha commentato così la decisione di Mattarella di affidare l’incarico a Mario Draghi e la situazione politica attuale. «E’ naturale che la politica sia a disagio per essersi inabissata da sé sotto lo sguardo dei cittadini increduli e preoccupati» afferma. Tanti sono i motivi per i quali, secondo Mario Monti, i partiti dovrebbero sostenere Draghi. Per questo motivo, tiene a sottolineare che: «assecondare la chiamata di Mattarella e la disponibilità di Draghi sarebbe un segno non solo di responsabilità nazionale. A questo si aggiunge la lucida visione dei loro legittimi interessi di parte».
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I motivi
«Se un partito si chiama fuori da un impegno nazionale contro il Covid-19, è improbabile che possa guadagnare voti in un Paese appestato» questo uno dei motivi elencati da Mario Monti. Se si guarda il piano economico e sociale, osserva: «il governo dovrà, in primo luogo, recuperare i riardi sul Recovery Plan, renderlo più concreto e finalizzato». Il Senatore la definisce «una sfida impegnativa, ma non destinata a causare impopolarità». Dal suo punto di vista si tratta di «fare buon uso dei fondi ingenti messi a disposizione dall’Europa» e non di muoversi «con urgenza e durezza per evitare che il Tesoro Italiano perda l’accesso al mercato».
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Ed è anche per questo motivo che «i partiti aventiniani sbaglierebbero a stare fuori da un governo che porterà probabilmente buoni dividendi anche politici ed elettorali». Oggi, afferma Monti: «il Presidente del Consiglio incaricato può spiegare al Parlamento che, se l’Italia e le sue forze politiche non si danno una mossa, quei giorni in futuro potrebbero tornare» riferendosi all’incubo spread di 10 anni fa. Per la politica italiana, infine, «è meglio scegliere di condividere oggi un impegno che lascia sperare anche la popolarità. che essere costretta a condividere in futuro una pesante impopolarità»
