Effetto Draghi: lo spread scende a 98 punti. Per investire ora in Btp bisogna puntare sul prezzo: ecco le strategie per incassare dal 2 al 13% 
Lo spread Btp-Bund è tornato intorno a quota 100, ai minimi da marzo 2015. Questa mattina il trend in calo è proseguito raggiungendo 98,6 punti base. Ciò significa che con l’ipotesi concreta di un governo guidato da Mario Draghi i mercati scommettono sulla nostra affidabilità finanziaria. Soprattutto nell’ottica di un utilizzo ottimale dei fondi del Recovery Fund e delle risorse nazionali per uscire dalla crisi.
Ma cosa bisogna fare per guadagnare oggi investendo nei titoli di Stato? Secondo la sezione L’Economia del Corriere della Sera, per ottenere più dell’1,5% lordo annuo bisogna impegnarsi per mezzo secolo. Facendo i “cassettisti”, cioè comprando Btp e tenendoli fino a scadenza puntando solo sulla cedola, diventa sempre più complicato se si vuole ottenere una rendita. Certo è che la discesa dei rendimenti è un’ottima notizia per l’Erario, ma al tempo stesso crea ciò che il Corriere definisce “un rompicapo strategico” per chi investe in bond. Ed ecco cosa fare per risolverlo.
Spread in discesa
La regola generale, spiega L’Economia, è puntare sui movimenti del prezzo. In caso di certezza dell’insediamento di un governo guidato da Draghi lo spread potrebbe ancora scendere, come sostengono alcuni analisti, anche sotto i 100 punti base e di conseguenza anche il rendimento. Ogniqualvolta si presenterà un ostacolo, invece, scenderanno i prezzi e saliranno i rendimenti. Comprando un Btp in saldo nei momenti di sfiducia, se la sua quotazione sale lo si può vendere incamerando una plusvalenza. Poi, se il prezzo dello stesso titolo diminuisce di una percentuale analoga, ma non per forza uguale a prima, lo ricompro.
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L’esempio concreto
Il prezzo di mercato dell’ultimo Btp decennale emesso, spiega il Corsera, con scadenza 1° aprile 2031 e cedola lorda annua dello 0,90%, ha mostrato segni di “nervosismo” nei primi giorni della crisi politica. Ecco dunque una buon occasione per acquistare il titolo, il cui valore di scambio era sceso di un punto mentre il rendimento risaliva a 0,72%, per poi scendere di circa dieci centesimi, attestandosi infine allo stesso livello a cui era stato assegnato all’asta di fine gennaio. Ossia una nuova occasione per vendere e accantonare il guadagno in conto capitale.
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Ma c’è un modo per sfruttare le oscillazioni dei prezzi anche se non si ama comprare per rivendere subito. Acquistando a prezzo di “saldo” un certo titolo, si abbassa il valore di carico. Investendo 10mila euro del Btp 2031 nel momento in cui quotava 103,12, questo è il valore del prezzo di carico. Ma se successivamente si comprano altri 10mila euro a 101, 59, si avranno 20mila euro a un prezzo medio di carico più basso, pari a 102,355. Di fatto pure in questo caso il rendimento migliora, anche se di poco.
