Spread in calo e Btp, ecco come guadagnare dal 2 al 13%

La Borsa e i mercati apprezzano l’ipotesi di un governo guidato da Mario Draghi e lo spread cala. Btp, ecco le strategie d’investimento per incassare dal 2 al 13%

Spread in calo e Btp, ecco come guadagnare dal 2 al 13%

Come previsto, la Borsa e i mercati apprezzano l’ipotesi di un esecutivo a guida Mario Draghi. Lo spread tocca infatti quota 100, ai minimi storici dal 2016. E gli strumenti finanziari risentono delle diverse fasi economico-politiche del Paese, alternando rendimenti crescenti e cedenti. Ecco quali strategie seguire, secondo la sezione L’Economia del Corriere della Sera, per guadagnare investendo capitali in titoli obbligazionari, gestendo il portafoglio e seguendo le tendenze dei tassi d’interesse.

Btp, la strategia in due tempi

La strategia in due tempi. Il primo, quello dei Btp classici e forieri a oggi di modeste plusvalenze se acquistati in emissioni, deve lasciare spazio ai Cct o ai titoli indicizzati all’inflazione che invece potrebbero dare il meglio se il costo del denaro dovesse cominciare a salire. Vendendo adesso i titoli più lunghi acquistati al nominale (o in certi casi sotto quota 100) si ha un guadagno che va dal 2% al 13%.

Il secondo tempo della strategia obbligazionaria consiste nel passare da un portafoglio prevalentemente caratterizzato dalla presenza di strumenti a cedola fissa a prodotti finanziari le cui cedole assumono un valore variabile. Un valore che, nel caso dei Cct, ha come parametro di riferimento il tasso interbancario dell’Eurozona. Mentre per il Btp italiano o l’Oat francese la dinamica del costo della vita interna. Poi ci sono i Btp indicizzati al tasso d’inflazione dell’Eurozona e, in un caso, all’inflazione d’oltreoceano.

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L’influenza di Washington

Secondo il Corriere, la valenza politica della presidenza Biden negli Usa potrebbe, di fatto, ridare fiato alla «vecchia» economia. Vale a dire quella delle infrastrutture con l’insieme di attività che l’accompagnano, frenando in parte l’ascesa della componente tecnologica. La «vecchia» economia ha bisogno di forti finanziamenti e il ruolo del sistema bancario potrebbe tornare centrale, mentre alla crescente richiesta di credito corrisponderebbe un aumento del costo del denaro. Anticipato da un rialzo dei rendimenti di mercato, a cominciare da quelli di Btp e Cct e altri ancora.

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Molti rendimenti sono però ancora di segno negativo, anche se potrebbero gradualmente lasciare spazio a valori diversi. A prezzi di mercato cedenti corrispondono infatti rendimenti progressivamente in rialzo. Ossia l’opposto di quanto accaduto finora.

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