Secondo processo di impeachment per Trump. Le paure di Biden

Il Senato ha riconosciuto la costituzionalità del processo di impeachment nei confronti dell’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Il procedimento prosegue anche con il voto degli stessi Repubblicani. Questa situazione però preoccupa il neo presidente degli Usa, Joe Biden. 

impeachment Trump

Prosegue il procedimento per Trump, il secondo processo per il 45esimo presidente americano dovrebbe concludersi sabato. Martedì il Senato ha votato la costituzionalità del processo e Donald Trump si trova così ad affrontare il secondo processo per impeachment. E’ la prima volta che accade nella storia che un presidente venga processato per impeachment due volte. Il primo si era tenuto agli inizi del 2020 conclusosi con un’assoluzione.

L’accusa dei Democratici oggi è di aver incoraggiato l’attacco al Congresso del 6 gennaio scorso dai suoi sostenitori. A votare la costituzionalità del processo in Senato non solo i 50 senatori democratici ma anche 6 repubblicani. Questi però non basteranno poichè per la condanna è necessario il voto di 66 senatori. I democratici hanno portato a sostegno delle loro accuse un video in cui Trump incitava i sostenitori ad andare al Congresso e protestare.

La difesa dei Repubblicani verte sostanzialmente sul fatto che la Costituzione non prevede un processo di impeachment per un presidente alla fine del suo mandato, la condanna quindi non sarebbe la rimozione dalla carica di presidente ma una probabile interdizione dai pubblici uffici. Secondo i costituzionalisti il processo di impeachment si può fare poichè non è un procedimento giudiziario ma politico. Ad ogni modo, Trump sembra fiducioso e confida in una seconda assoluzione progettando la sua vendetta e il ritorno all’attacco. Ma al momento l’ex presidente è infuriato con i suoi legali e monitora i repubblicani che hanno intenzione di tradirlo. L’accusa ha 16 ore per convincere altri 11 repubblicani a condannare Trump per aver istigato l’attacco al Congresso.

Il processo di impeachment a Trump potrebbe ricadere su Biden

Il verdetto dell’assoluzione però sembra abbastanza scontato e verosimilmente il 45esimo presidente degli Stati Uniti non verrà condannato, per la seconda volta. Ma il procedimento preoccupa l’attuale presidente Joe Biden. I suoi timori riguardano soprattutto la possibilità che le ripercussioni di questo processo pubblico al suo predecessore possano ricadere su di lui. Attende inquieto l’esito chiedendosi se non sarà lui a pagare un prezzo politico per questo processo. Il risultato abbastanza scontato fa mettere in dubbio a Biden la valenza stessa del processo e a chi potrà giovare un processo con una sentenza già scritta.

Questo si rivelerà il secondo tentativo di impeachment andato a vuoto che potrà ritorcersi contro. Inoltre, essendo già finito il suo mandato, Trump non può essere sollevato dall’incarico e l’unica condanna possibile – nulla di certo perchè mai accaduto prima – sarebbe l’interdizione. La preoccupazione dei democratici, basata sulla minaccia di Trump stesso, è che si candidi per le presidenziali del 2024. A quel punto, a prescindere dall’esito dell’impeachment, i democratici avranno in mano il 14esimo emendamento da far valere. La sezione 3 di suddetto emendamento vieta di prendere un pubblico ufficio a chiunque abbia preso parte abbia dato aiuto o sostegno ad una insurrezione o ribellione contro le istituzioni.

Obbligo morale per i Democratici non lasciare impunito Trump ma Biden

I democratici d’altra parte non vogliono lasciare impunito un atto del genere. L’accusa sente di dover procedere come obbligo costituzionale, morale e politico che creerebbe un precedente pericoloso. Gli aggressori di Capitol Hill hanno confessato, infatti, all’Fbi di essere stati spinti all’attacco dall’ex presidente che viene accusato di incitazione alla violenza contro le istituzioni degli Stati Uniti.  L’intervento del democratico e costituzionalista Raskin è esplicativo tanto da suscitare il plauso anche dei Repubblicani. “Non possiamo avere presidenti che incitano la violenza della folla contro il nostro governo e contro le nostre istituzioni perchè rifiutano di accettare la volontà del popolo”.

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Il 46esimo presidente però non si è mai mostrato molto entusiasta per questo procedimento, non si è mai esposto contro l’impeachment. Biden è sempre stato cauto anche per altri motivi. Uno dei motivi è che l’agenda legislativa per una settimana sarà impegnata nel processo contro Trump, bloccando gli altri impegni per una risoluzione già scritta. Per Biden questo tempo è prezioso perchè il Congresso deve approvare le misure urgenti contro la pandemia e per la ripresa economica. Questa è una priorità non solo per il presidente e i suoi primi 100 giorni ma per gli Stati Uniti.

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Biden si era pronunciato anche quando l’impeachment era passato alla Camera appellandosi alla buona organizzazione del Senato. “La leadership del Senato trovi un modo per gestire le sue responsabilità costituzionali sull’impeachment lavorando contemporaneamente anche su altre urgenze di questa nazione“, aveva detto. Sottolinea infatti l’urgenza che le istituzioni hanno nei confronti del Paese e priorità ben più importanti.

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