Il parroco Francisco Noguera Martinez è risultato positivo al Covid-19 contagiando 24 persone, tra queste suore di clausura e un anziano vescovo, ora ricoverato in ospedale. Il prete celebrava la messa e dava la comunione senza indossare la mascherina. E’ successo a Orihuela, Alicante (Spegna). Negazionista, invitava i fedeli presenti in Chiesa a togliere la mascherina. Lo stesso tipo di atteggiamento lo assumeva con i bambini che la indossavano durante il catechismo perché lui non ne capiva l’utilità.
Sin dall’inizio della pandemia, infatti, Don Francisco ha preso posizioni negazioniste, rifiutandosi di indossare la mascherina anche nei luoghi chiusi dove erano presenti in fedeli. Il prete è stato più volte criticato e richiamato non solo dalla comunità, ma anche dalle autorità. I cittadini si sono rivolti alla Polizia locale di Orihuela che, una volta recatasi dal prete, è stata trattata in malo modo. In questa occasione è riuscito anche ad evitare multe e denuncia perché la Chiesa è collocata a metà tra due diversi comuni.
Il contagio
Il contagio sembra esserci stato a fine gennaio. il 64enne alloggiava nella Casa sacerdotale di Alicante, frequentava la Diocesi e celebrava la messa a Orihuela. Mediante il tracciamento dei contatti è stato possibile ricostruire la rete di persone incontrare e, soprattutto, individuare il focolaio. Sono almeno 24 le persone contagiate. Tra queste vi sono le suore di clausura e alcuni infermieri. Contagiato anche il vescovo emerito, Rafael Palmero, di 84 anni che è ora ricoverato in ospedale in gravi condizioni.
LEGGI ANCHE: «Ho il cancro», ma è una truffa: 42enne organizza raccolta fondi per pagare debiti di gioco
La posizione della Diocesi
La Diocesi ha condannato il comportamento assunto dal prete e afferma: «Dall’inizio della pandemia, tutti i sacerdoti sono stati invitati a rispettare scrupolosamente l’obbligo di adottare le misure di sicurezza contro il Coronavirus. Tra i ripetuti inviti compariva anche quello di indossare sempre la mascherina, tanto al chiuso, durante le messe, come nelle riunioni di più persone, anche all’aperto».
