“No ai turisti, portano pochi soldi e tanto virus”: le parole del sindaco

Il sindaco di San Nicolò Comelico (provincia di Belluno) dice “no” ai turisti: “Portano pochi soldi e tanto virus”. Jacopo Massaro, primo cittadino di Belluno, si dice favorevole all’istituzione di micro zone rosse nella Regione.

turisti portano virus - san nicolo di comenico - meteoweek
foto di repertorio – meteoweek.com

Dure le parole di Giancarlo Ianese, sindaco di San Nicolò Comelico (provincia di Belluno). La sua comunità, abbracciata dalle Dolomiti venete, è popolata da appena mille persone, ma nonostante la bassa densità abitativa i contagi da Covid-19 continuano ad aumentare. Per il primo cittadino la causa è palese: troppi turisti. “Arrivano venerdì e se ne vanno domenica lasciando quassù pochi soldi e tanto virus“, ha spiegato alle penne de Il Gazzettino.

Anche l’Usl bellunese, già in autunno, aveva identificato nel fenomeno turistico una possibile minaccia. Le autorità parlavano infatti di “un super diffusore” o della “presenza di un numero elevato di turisti” come cause principali per l’espansione così veloce dei nuovi casi Covid nella comunità. Ad oggi, a febbraio, la situazione sembra persino peggiorata. “Bisogna imparare a conviverci, altrimenti è un macello. Non possiamo morire. Nessuno lavora più“, ha sottolineato ancora il sindaco Ianese.

Turismo e Covid-19, salgono i numeri da contagio in Veneto

San Nicolò Comelico è stato il fulcro della seconda ondata di Covid in Veneto. Era stato proprio in questa comunità, infatti, che la Regione aveva fatto scattare il primo giro di tamponi per fasce d’età, con l’Usl che ha disposto i sindaci di emettere ordinanze e provvedimenti stringenti. Ma salgono ancora oggi, in tutto il Veneto, i casi di contagio.

LEGGI ANCHE: Bollettino coronavirus 28 febbraio, i primi dati: l’aggiornamento alle 17

In questa domenica 28 febbraio 2021 sono infatti 472 i nuovi contagi registrati, con le vittime che invece salgono a +7. Il maggior numero di positivi registrati è stato ottenuto a Padova (107 casi), con a seguire Treviso (100), Venezia (99), Vicenza (52), Verona (45), Rovigo (40) e infine Belluno (24).

LEGGI ANCHE: L’agente Giuseppe Matano muore di Covid. La rabbia della moglie: «Contagiato sul lavoro, senza protezioni né tampone»

E proprio in questi ultimi giorni, spiegano le fonti, proprio la montagna bellunese è stata presa d’assalto dai turisti, che volevano trascorrere una giornata sulla neve. In questo senso, anche Jacopo Massaro, primo cittadino di Belluno, si è detto favorevole all’istituzione di micro zone rosse che vadano a limitare le zone interessate dove è più necessario. “Non vedo tantissimi comportamenti irresponsabili, ma mi preoccupa la faciloneria con cui alcuni si approcciano al turismo”, ha spiegato il sindaco ai giornalisti.

Impostazioni privacy