Ornella Pinto accoltellata e uccisa dal marito. Dolore e sconcerto: “Sembravano una coppia tranquilla”

Ancora un nuovo caso di femminicidio. Questa volta a Napoli, nel quartiere San di Carlo Arena. La terribile aggressione è avvenuta intorno alle 4:30 del mattino. L’uomo ha ucciso con 15 coltellate la sua compagna, Ornella Pinto, 40 anni a maggio. La coppia aveva un bambino.

L’aggressione e la fuga

Dopo aver accoltellato Ornella Pinto, l’uomo è scappato per poi costituirsi in Umbria, alla stazione dei Carabinieri di Montegabbione, in provincia di Terni. La donna ha riportato delle ferite gravissime e sin da subito i medici hanno fatto sapere che le sue condizioni erano molto gravi. Arrivata al Pronto Soccorso dell’Ospedale Cardarelli, è stata sottoposta ad un delicato intervento chirurgico. Pochi minuti fa dallo stesso Ospedale è arrivata la triste comunicazione della morte della donna. «Nonostante gli sforzi di tutto il personale che ha sin dal primo momento cercato di salvare la vita della giovane donna giunta in Pronto Soccorso a seguito di un accoltellamento, la paziente è deceduta alle 10:35 di oggi».

“Ho ucciso mia moglie”

Ha citofonato alla stazione dei carabinieri dicendo di avere “ucciso” la moglie. L’uomo al momento è trattenuto in caserma, in attesa che sia sentito dalla procura di Terni alla presenza del magistrato di turno e dei carabinieri del nucleo investigativo. Dopo avere colpito con 15 coltellate la compagna, il quarantatreenne si è allontanato a bordo della propria auto. Intorno alle 7 ha citofonato alla stazione umbra, dove gli ha aperto il comandante. A lui ha riferito di aver ucciso la moglie. Secondo quanto emerge dalle prime testimonianze raccolte dagli investigatori della Squadra Mobile di Napoli, coordinati dal sostituto procuratore aggiunto della IV sezione (fasce deboli) Fabio De Cristofaro, non risultano, almeno per il momento, conflitti familiari che possano spiegare l’omicidio. Ma gli interrogatori stanno andando avanti. Ornella Pinto, lascia un bimbo di 4 anni. Nei confronti del compagno della vittima, I.P., 43 anni, gli inquirenti ipotizzano il reato di omicidio volontario. Gli investigatori, dopo avere sequestrato il cellulare della vittima e del compagno, stanno adesso ascoltando familiari, parenti, vicini di case e amici della coppia.

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Dolore e sconcerto tra vicini casa

C’è sconcerto e dolore tra gli abitanti di via Cavolino, nel quartiere di San Carlo all’Arena, a Napoli. La notizia dell’omicidio di Ornella Pinto, ha colto tutti di sorpresa. I due, secondo quanto riferiscono i vicini della coppia che abitava al terzo piano di un palazzo con molte abitazioni, in una zona popolare della città, vicino al deposito dei bus, apparivano come una coppia tranquilla e senza particolari problemi, o almeno così davano l’impressione. Secondo quanto raccontano le persone radunatesi in strada, è stata la sorella a chiamare il 118 dopo aver ricevuto una telefonata della vittima trovata poi in una pozza di sangue.

Il direttore dell’ospedale: brutalità inaudita

È deceduta per un arresto cardiaco Ornella Pinto uccisa dal compagno con 15 coltellate. “Grande dolore” è espresso dalla direzione strategica dell’ospedale Cardarelli dove la donna in gravi condizioni era sopraggiunta nelle prime ore del mattino. A nulla sono valsi gli sforzi di tutto il personale che ha fin dal primo momento cercato di salvare la vita della giovane donna giunta in pronto soccorso in codice rosso. Il decesso – è stato spiegato in una nota – è sopraggiunto alle 10.35 per un arresto cardiaco al termine di un delicato intervento mediante il quale le équipes del Trauma Center e di Chirurgia Toracica hanno cercato di risolvere le profonde lesioni polmonari. “È l’ennesimo episodio di aggressione e omicidio nei confronti di una donna – ha sottolineato il direttore generale del Cardarelli, Giuseppe Longo – un gesto vile e di una brutalità inaudita. Fatti come questo dovrebbero spingerci ad una riflessione profonda su quanto sta accadendo. Siamo vicini alla famiglia di questa giovane madre e a tutte le donne”.

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