Emergenza Covid in Tunisia, in arrivo aiuti dall’Italia

Nuovo record di contagi e morti in Tunisia, il governo utilizzerà anche le strutture private per le emergenze

I container con dispositivi di protezione individuale inviati dall’Italia a Tunisi

E’ emergenza Covid in Tunisia dove il virus sta dilagando. Nella sola giornata di ieri il ministero della Salute ha registrato 5.435 nuovi casi accertati e 173 decessi nell’arco di 24 ore, con un tasso di positività oltre il 31%. A oggi il Paese conta  546.233 contagi e 17.527 vittime dall’inizio della pandemia.

Il premier tunisino, Hichem Mechichi, ha dato ordine a tutte le cliniche private affinché si trovino posti letto per i pazienti con  carenza di ossigeno. La misura resterà in vigore fin quando non si tornerà alla “normalità riguardo la fornitura di ossigeno per gli ospedali.

Inoltre la Tunisia ha chiesto aiuti internazionali che sono in arrivo dai paesi vicini. Oggi è previsto l’arrivo di 12 mila litri di ossigeno dalla Libia, altre forniture arriveranno dall’Algeria. Dall’Italia è arrivata anche una fornitura di ossigeno (60 mila litri) acquistata da fornitori privati e una nave carica di dispositivi di protezione individuale, donati dalla Cooperazione italiana al Paese per contrastare la pandemia di Covid-19. Ad accogliere gli aiuti al porto vi erano l’ambasciatore italiano, Lorenzo Fanara, il ministro degli Esteri tunisino, Othman Jerandi, e il Consigliere per la sicurezza nazionale, ammiraglio Abderraouf Atallah.

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Faouzi Mehdi, il ministro della Salute di Tunisi, ha annunciato due Open Day per la vaccinazione anti-Covid per i tunisini dai 18 anni in su, nei 29 centri che saranno aperti a tal fine in occasione dell’Eid al Adha, la festa islamica del sacrificio. I vaccini disponibili in Tunisia sono Sinopharm o AstraZeneca, con quest’ultimo riservato alle persone dai 45 anni in su. Il ministro ha voluto ringraziare tutto il personale impegnato nella “guerra” contro l’agente patogeno Sars-CoV-2 e le sue varianti. “Grazie ai nostri soldati in camice bianco, sostenuti dalla sanità militare, oltre che dalla diplomazia tunisina, appoggiata dai nostri Paesi fratelli e amici“, ha dichiarato.

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