Filippo Contin è morto a soli 17 anni dopo aver sottratto le chiavi a un amico, per cercare il suo cellulare. Il ragazzo, però, non aveva la patente. Era un giocatore dell’Usma 
Filippo aveva sottratto di nascosto le chiavi del motorino a un amico, perché voleva cercare il suo cellulare che diceva di aver perso non molto distante dal luogo in cui si trovava. Purtroppo, però, non è più tornato. Filippo aveva solo 17 anni ed era uno studente dell’alberghiero di Abano Terme (Padova), nonché giocatore dell’Usma Caselle, club in cui in passato aveva giocato l’ex portiere dell’Inter Francesco Toldo.
Filippo è morto schiantandosi con la moto in via don Bosco, a Caselle di Selvazzano, in provincia di Padova. L’incidente è occorso nella notte di venerdì 3 settembre, dopo l’una. Filippo è deceduto alle ore 7 di venerdì mattina, dopo i numerosi tentativi, vani, di rianimarlo. Sfortunatamente, le lesioni a milza e fegato erano talmente gravi che non c’è stato nulla da fare.
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Filippo lascia i genitori, Stefania e Pietro e la sorella Shanti, 21 anni. La sua famiglia è molto nota a Padova. La sera dell’incidente, Filippo era uscito dicendo ai suoi genitori che sarebbe tornato presto, e si era visto con gli amici e compagni di squadra di fronte al bar Pegaso, a Caselle.
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Il ragazzo non aveva la patente per la moto, e i suoi amici lo descrivono come un tipo istrionico, un leader che faceva disperare i familiari con le sue follie. Tutti lo adoravano:«Lascia un vuoto enorme», ha detto il presidente del club sportivo, «era tutto pronto per ricominciare il campionato sabato, i genitori non vedevano l’ora di tornare a fare il tifo e i ragazzi erano molto carichi, questa disgrazia ci segnerà per sempre». I genitori hanno autorizzato la donazione degli organi, il funerale sarà celebrato nel campo di calcio dell’Usma Caselle.
