M5S, Borré: pronto nuovo ricorso contro rielezione Conte

Rieletto Giuseppe Conte alla guida del M5S con un plebiscito. Ma già si annuncia una nuova impugnazione del voto dopo quella che a febbraio aveva congelato la presidenza dell’ex premier.

L’avvocato Borrè conferma la volontà di presentare un nuovo ricorso sulla rielezione di Conte.

Giuseppe Conte e Lorenzo Borrè, l’avvocato iscritto al M5S che ha sostenuto e vinto il precedente ricorso in tribunale e ora ne annuncia un altro – Meteoweek

Ieri Giuseppe Conte è stato rieletto leader del Movimento Cinque stelle col 94% dei voti. Un voto che era stato convocato dopo che a febbraio il tribunale civile di Napoli aveva sospeso lo statuto del M5S e congelato la presidenza di Conte a causa di «gravi vizi nel processo decisionale».

Ora la nuova elezione che riporta Giuseppe Conte alla guida del movimento. Non sembra però intenzionato ad arrendersi l’avvocato Lorenzo Borré, il legale che ha seguito il ricorso dei militanti pentastellati poi sfociato nella sospensione decisa dal tribunale napoletano.

Borré: impugnerò anche il nuovo voto

Borré ha annunciato infatti di voler impugnare anche questa seconda elezione: «Se impugnerò il nuovo voto sulla leadership di Conte? Certamente», ha dichiarato a Adnkronos l’avvocato dei militanti ricorrenti.

«L’impugnazione – fa sapere Borré – si fonderà su motivi sostanziali, attinenti alla violazione dei principi di parità degli associati e di effettiva partecipazione democratica, attraverso un metodo veramente assembleare, che non ha avuto attivazione». Se è vero che il 94% dei votanti ha scelto Conte, è anche vero che la rielezione dell’ex premier, spiega Borré, «registra il mancato consenso all’elezione di Conte di oltre il 60% degli iscritti, consenso che quindi non ha neanche raggiunto quella maggioranza risicata del 50% +1, a fronte della quale Conte non avrebbe accettato l’investitura», conclude l’avvocato.

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