Scontri tra ultrà in A1: arrestati 4 tifosi, arriva la stretta del governo

Il Viminale annuncia un giro di vite sui tifosi violenti mentre proseguono le indagini sulla guerriglia di domenica in A1 tra ultrà giallorossi e azzurri.

Nel frattempo salgono a quattro gli arrestati per gli scontri. E ci sarebbero anche altri feriti gravi nella maxi rissa che ha paralizzato per ore il traffico autostradale.

Stretta in arrivo sugli ultras violenti. Lo ha annunciato il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. Un annuncio che segue agli scontri in autostrada tra tifosi romanisti e napoletani nel fine settimana. Potrebbe dunque arrivare lo stop alle trasferte per i tifosi più violenti e anche per chi li ha soltanto incitati, senza partecipare attivamente agli scontri. E poi Daspo a vita, fine della possibilità di comprare biglietti a prezzi agevolati per assistere alle partite. Misure applicabili anche a chi non è stato denunciato e non ha subito condanne definitive.

Tutte norme che già ci sono, assicura Piantedosi, e «consentono di adottare misure adeguate». La via che seguirà il governo potrebbe essere quella tracciata dal decreto sicurezza del 2019, poi integrato da altri provvedimenti. Una misura efficace, sottolinea il capo del Viminale, tanto che «negli stadi si verificano sempre meno episodi di violenza, tanto è vero che gli ultrà si danno appuntamento in altri luoghi, come è successo domenica».

Identificati 200 tifosi

Dal Napoli arriva la richiesta a Piantedosi di «iniziative appropriate e radicali una volta per tutte», contro le frange violente del tifo. Al tempo stesso la società partenopea tiene a sottolineare che «sarebbe ingiusto, per colpa di poche centinaia di individui, vietare le trasferte a tutti». È per la linea dura anche il presidente della Federcalcio Gabriele Gravina che evidenzia come «il danno morale e d’immagine, non allo sport ma all’intero Paese, deve essere punito e molto severamente».

Attualmente la Digos ha identificato circa 200 tifosi della Roma e del Napoli sui 400 presenti nell’area di servizio di Badia al Pino (Arezzo). Gli altri verranno rintracciati grazie all’analisi delle targhe di auto e pulmini riprese dalla Scientifica durante la guerriglia che ha portato alla paralisi dell’A1. Si indaga per rissa aggravata. Nel fascicolo però potrebbero trovare spazio anche l’attentato alla sicurezza dei trasporti e l’interruzione di pubblico servizio.

Altre tre arresti

Oggi verrà processato per direttissima l’ultrà romanista Martino Di Tosto, accoltellato a una gamba e arrestato, mentre nella serata di ieri sono stati arrestati altri due tifosi giallorossi e un ultrà napoletano.

Ad ogni modo Di Tosto non sarebbe l’unico tifoso a essere rimasto ferito domenica. Ce ne sarebbero anche altri e pure più gravi di lui. Ce ne sarebbero altri, e più gravi. Lo confermerebbero, riporta il Corriere della Sera, gli audio diffusi sui social dagli ultrà romanisti e napoletani: «Jerry è tutto spaccato, l’hanno portato al pronto soccorso, a un altro hanno rotto gambe e braccia».

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