Lampedusa: Ong Mediterranea conferma 50 minuti dopo la mezzanotte: i naufraghi soccorsi dal veliero Alex di Mediterranea stanno finalmente sbarcando per ricevere cura e assistenza. Siamo felici per le straordinarie persone che abbiamo avuto il privilegio di aiutare.
Lampedusa ore 0:50 di domenica – A seguito del sequestro del veliero Alex della Ong Mediterranea da parte della Guardia di Finanza, di conseguenza i 46 migranti a bordo sono stati tutti fatti sbarcare e trasferiti negli hotspot della Sicilia, come da disposizione del Viminale. Lo annuncia la stessa Ong sul proprio profilo twitter: “i naufraghi soccorsi dal veliero Alex di Mediterranea stanno finalmente sbarcando per ricevere cura e assistenza. Siamo felici per le straordinarie persone che abbiamo avuto il privilegio di aiutare”.
La Guardia di Finanza ha anche denunciato comandante ed equipaggio della barca per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Il veliero della Ong Mediterranea aveva attraccato a Lampedusa poco dopo le 17. La barca a vela, scortata da due motovedette, era entrata in porto dopo aver violato l’alt imposto dalle autorità locali, in applicazione del decreto sicurezza bis. Il molo commerciale era presidiato da polizia e carabinieri ed hanno vietato ad equipaggio e naufraghi di scendere dall’imbarcazione. “Non autorizzo nessuno sbarco di chi se ne frega delle leggi italiane e aiuta gli scafisti. Io denunciato per sequestro di persona? Siamo al ridicolo“, commenta il Vicepremier Matteo Salvini dopo la denuncia della Ong che ha inviato un esposto urgente alla Procura di Agrigento.”La situazione è insostenibile, qui c’è gente che ha bisogno di andare in bagno, questo è sequestro di persona”, l’accusa avanzata da Alessandra Sciurba, portavoce della Ong Mediterranea.
La @GDF sta notificando al capitano il decreto di sequestro della nave, e dell’apertura a suo carico delle indagini per il reato di “favoreggiamento dell’immigrazione clandestina”. La notizia dell’intero equipaggio indagato risulta invece priva di fondamento.
— Mediterranea Saving Humans (@RescueMed) 6 luglio 2019