Ancona, recita Natale cancellata per riguardo ai bambini non cristiani

Gli insegnanti della scuola “Gianni Rodari” di Maiolati Spontini, Ancona, cancellano la recita di Natale per non turbare i bambini stranieri. È polemica nella comunità e non solo.

 

Fioccano le polemiche sull’annunciata cancellazione della tradizionale recita di Natale della scuola ‘Gianni Rodari’ di Moie, inclusa nell’istituto comprensivo di Maiolati Spontini. A un mese dall’amata rappresentazione natalizia, gli insegnanti hanno depennato l’appuntamento annuale in programma. A influenzare la scelta sarebbero ragioni di opportunità nei confronti dei bambini stranieri, circa il 10% degli iscritti. Contrari in primis i genitori, che rivendicano il diritto a una maggiore inclusione nelle scelte che coinvolgono i propri figli. Ma non sono i soli.

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Il punto di vista del sindaco

Per il sindaco di Maiolati Spontini, Tiziano Consoli, quella degli insegnanti “è una presa di posizione troppo forte in un sistema pluralistico come il nostro: togliere la recita di Natale per tutelare alcune persone rischia di scontentarne altre”. Il primo cittadino ha sottolineato la natura fondamentale di occasioni come la recita di Natale, votate al gioco alla condivisione e al divertimento. Annullare la recita “significa ampliare il divario religioso, culturale e dei costumi di ciascun alunno, anziché favorire l’integrazione”, ha affermato il sindaco Consoli, impegnandosi ad incontrare gli insegnanti della Rodari per trovare una mediazione.

Il garante e Benedetto Croce

Contrario anche il garante dei diritti della persona per la regione Marche, Andrea Nobili, che spera in un ripensamento da parte degli insegnanti. “Le discriminazioni si contrastano in altro modo, non negando momenti d’incontro, espressione di dimensione culturale che ha valori universali”. Il garante ha evidenziato il necessario riguardo della sensibilità della comunità, citando Benedetto Croce “che riconosceva nel Cristianesimo una rivoluzione che tocca anche l’animo dei non credenti”.

La dirigente scolastica

Bypassa totalmente la polemica invece la  dirigente dell’istituto comprensivo “Carlo Urbani”, Patrizia Leoni, la quale afferma sicura che la recita natalizia si farà, e punta sulla capacità attrattiva e inclusiva del Natale cristiano. Secondo la dirigente scolastica infatti: “La vera integrazione non è togliere qualcosa, pensando di urtare con le nostre tradizioni la sensibilità di altre comunità, la vera integrazione è aggiungere, conoscersi, incontrarsi“.

Giorgia Meloni ne scrive su Facebook

Più aspri i toni adottati da Giorgia Meloni in merito alla vicenda, che sulla sua pagina Facebook scrive:”Anche il natale è discriminatorio?” “Prima era discriminatorio il crocifisso, poi il presepe, ora le recite di Natale. Ma sono i bimbi a sentirsi offesi, o è il fanatismo ideologico di qualche dirigente a spingere per censurare ogni simbolo e tradizione della nostra cultura?”.

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Lega Marche: decisione inaccettabile

Ancora, tono secco e fermo per la Lega Marche, per i quali è “inaccettabile” vietare la recita di Natale ai bambini. In una lettera all’Ufficio scolastico regionale hanno parlato di una scelta “profondamente discriminatoria nei confronti del restante 90% dei bambini, irrispettosa di quella che è una tradizione italiana ed offensiva per le famiglie che non potranno vivere un momento di felicità con i loro bambini”.

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