In Emilia Romagna centrodestra in vantaggio secondo l’ultimo sondaggio Swg

Centrodestra in vantaggio in Emilia Romagna secondo l’ultimo sondaggio Swg commissionato dalla Lega.

 

Centrodestra avanti in Emilia Romagna. Questo il quadro delineato dal sondaggio Swg e diffuso da QN. Centrodestra in vantaggio anche senza un’eventuale alleanza tra PD e M5S, secondo lo studio. La coalizione che sostiene Lucia Borgonzoni, sarebbe, secondo le stime , avanti di oltre otto punti (48,5% contro il 40%) nel caso in cui il Movimento Cinque Stelle, scegliesse di correre da solo.

In caso contrario, nell’eventualità quindi di un alleanza con il Partito Democratico la “coalizione di centrosinistra” si attesterebbe al 45%, con un centrodestra però al 50,5%. In entrambi i casi la Lega risulterebbe essere il primo partito (32% e 33,5%) davanti al Pd (27% da solo o 29% nell’alleanza con il M5S).

In questi casi è importante considerare la natura dei sondaggi e soprattutto chi è che commissiona lo stesso. Troppe volte I leader politici hanno sventolato numeri in passato per nulla corrispondenti alla realtà. La ragione è semplice, dare all’elettore la sensazione che il paese sia con questo o quell’altro candidato.

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In tal caso è giusto citare anche il sondaggio Winpool, che immagina due scenari: se il M5s si presentasse in Emilia Romagna con un suo candidato prenderebbe il 6,2%, Bonaccini con il centrosinistra il 50,7% e Borgonzoni con il centrodestra 42,1%. Nel caso in cui il M5s facesse parte della coalizione di centrosinistra che sostiene Bonaccini il governatore uscente salirebbe al 56,2% e Borgonzoni rimarrebbe sostanzialmente stabile al 42,9%.

Risultati dunque stravolti rispetto all’ultimo sondaggio targato Swg. Evidente, in questo caso che a commissionare il primo sondaggio sia stata la Lega, mentre il secondo è stato commissionato dal Partito Democratico. Lo scenario appare comunque in bilico, vista l’aspettativa e la rilevanza di questo attesissimo appuntamento elettorale.

A Gennaio, l’Emilia Romagna si ritroverà ad essere ancor di più protagonista del dibattito pubblico. Da essa, secondo alcuni dipenderanno le sorti anche dell’attuale esecutivo nazionale, con un alleanza PD/M5S che in caso di sconfitta (per altro in una regione notoriamente “rossa”) subirebbe un’importante contraccolpo.

Alleanza, quest’ultima,  non ancora definita, se si considera  che la precedente posizione del Movimento contro ogni possibile alleanza con il Pd, è stata di fatto smentita dal voto degli iscritti attraverso la piattaforma Russeau.

Complicato a questo punto gestire al situazione, anche per i pentastellati che in caso di mancata alleanza e ancor di più di sconfitta rischierebbero di essere marchiati come assoluti responsabili di un’impensabile disfatta elettorale.

 

 

 

 

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