Donna aggredita ad Udine. Nel 2019 una donna aggredita ogni 15 minuti

Aggredita mentre scattava una foto, una donna denuncia l’abuso subito la notte di Capodanno ad Udine.

Piazza Primo Maggio, Udine – meteoweek

Era da poco scattata la mezzanotte, cominciava il nuovo anno. Una trentenne friulana si trovava in piazza Primo Maggio ad Udine. Secondo quanto raccontato alla Polizia questa mattina, la vittima era salita sul primo tratto della rampa di accesso al castello per scattare qualche foto della piazza in festa. A quel punto la ragazza sarebbe stata aggredita da un individuo che avrebbe abusato di lei. Solo in seguito all’atto di violenza la donna sarebbe riuscita a prendere il cellulare per cercare di chiamare i soccorsi mettendo in fuga l’uomo.

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I fatti

La donna avrebbe raggiunto la piazza solo dopo aver passato il cenone in compagnia di alcuni amici, in una location non lontana. Erano passati pochi minuti dalla mezzanotte quando la ragazza ha riferito di aver raggiunto il primo tratto della rampa di accesso al castello. E’ lì sarebbe stata aggredita e abusata.

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In ospedale ha poi raccontato la storia alle forze dell’ordine, prima di formalizzare la sua denuncia questa mattina. La polizia ha avviato tutte le procedure per identificare l’aggressore. In queste sono in corso tutti gli accertamenti per approfondire la dinamica dei fatti, e provvedere all’identificazioni dell’aggressore.

Sviluppo sociale

Secondo i dati resi pubblici lo scorso 25 novembre dall’Istat nell’ambito del rapporto Questo non è amore, si parla di 88 vittime ogni giornouna donna ogni 15 minuti.

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Numeri che sottolineano una problematica socioculturale che da tempo si prova a combattere, in quell’occasione ha parlato Lella Palladino, presidente di D.i.Re – donne in rete contro la violenza. «Siamo di fronte a una contraddizione: da una parte l’orologio del tempo va avanti, dall’altra parte c’è il tentativo di azzerare tutto e tornare indietro. Ha spiegato la Palladini – Si cede ancora e sempre di più allo stereotipo della donna fragile, dimenticando che la violenza è volano per lo sfruttamento delle donne»,

 

 

 

 

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