Coronavirus: I cinesi mettono in quarantena gli italiani

Il coronavirus tiene in apprensione la Cina. Quarantena obbligatoria per chi giunge dall’Italia. L’obbligo anche per i viaggiatori da Corea del Sud e Iran. Le restrizione dovuta al timore del cosiddetto “contagio di ritorno” e al caso dei 7 viaggiatori positivi dopo un viaggio a Bergamo

Coronavirus 72enne scappa dal Sant'Anna (Getty) - meteoweek.com
foto (Getty) – meteoweek.com

La Cina attiva le contromisure sul coronavirus che coinvolgono anche il nostro paese. E’ stata imposta la quarantena obbligatoria per chi entra nel paese in arrivo dall’Italia. Lo ha annunciato il vicesegretario del governo municipale di Pechino. Il nuovo provvedimento riguarda anche chi arriva da Corea del Sud e Iran. Per chi non ha un domicilio in Cina, specifica il comunicato, l’isolamento di 14 giorni avverrà in un hotel. L’Italia, oltre ad essere uno dei paesi maggiormente colpiti, fu determinante ai fini del contagio dei sette cinesi positivi dopo il soggiorno a Bergamo. A far scattare la restrizione nei confronti dell’Italia è stato proprio questo precedente.

L’obbligo di quarantena non è la misura più pesante adottata da stati stranieri nei confronti dell’Italia. Certamente il fatto che venga adottata da un paese di rilievo come la Cina con la quale il nostro paese ha scambi molto intensi è destinato ad avere ripercussioni. Oggi analoga misura è stata adottata anche dalle autorità dello Sri Lanka e della Thailandia, paesi che sono mete turistiche molto frequentate dagli italiani. L’auto isolamento – come riportato dal Corriere della Sera – per gli italiani viene attualmente richiesto, come forma precauzionale anche da un’altra serie di stati tra cui Taiwan, India, Kenya e Nuova Zelanda. L’India ha anche sospeso il rilascio dei visti per i cittadini italiani.

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NUOVO bollettino coronavirus cina
foto archivio

Italia colpita: si allunga la lista nera

Si allunga così l’elenco degli Stati che proibiscono tout court l’ngresso nel loro territorio agli italiani e a chi proviene o ha soggiornato negli ultimi 14 giorni in Italia; alla lista si è aggiunto oggi Trinidad e Tobago. Lo stop è già stato deciso tra gli altri da Turchia, Israele, Arabia Saudita Seychelles e altri.

Intanto la Cina ha registrato ulteriori 125 nuovi casi di coronavirus, centrando il livello più basso delle ultime 6 settimane, e 31 morti aggiuntivi, tutti concentrati nella provincia epicentro dell’ epidemia dell ’Hubei. La Commissione sanitaria nazionale (Nhc) ha portato il totale dei decessi a 2.943 e delle infezioni complessive a quota 80.151. I casi di contagio hanno seguito un trend al ribasso negli ultimi giorni, malgrado gli 11 casi segnalati oggi fuori dall’Hubei rappresentino il livello più alto degli ultimi 5 giorni.

Intanto, l’Italia reagisce ai blocchi considerati ingiustificati. “Irrita – spiega il ministro degli Esteri Di Maio – sapere che per l’emergenza coronavirus alcuni Paesi stanno bloccando cittadini italiani all’estero senza alcun criterio. E di fronte a forzature o blocchi insensati» l’Italia risponderà. È un Paese che esige e merita rispetto, così come ogni singolo italiano”. E chiarisce che alla Farnesina ci si è già attivati per far ritirare blocchi che si ritengano ingiustificati e che si è chiesto di discutere il tema delle chiusure verso l’Italia anche al prossimo Consiglio Affari Esteri.

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