All’alba a Oristano è scattata l’operazione dei carabinieri che ha portato a una raffica di arresti per spaccio ed estorsione. 
Dalle prime luci dell’alba a Oristano è scattata la maxioperazione del nucleo antidroga dei carabinieri. Circa cento militari, supportati dallo squadrone Cacciatori di Abbasanta e dagli elicotteri e dalle unità cinofile del Nucleo di Elmas, hanno effettuato decine di perquisizioni nei quartieri Sacro Cuore e Sant’Efisio.
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Dieci arresti per spaccio ed estorsione: il patto criminale
Subito sono scattate le ordinanze di misure cautelari in carcere. Le dieci persone arrestate sono ritenute responsabili di un patto criminale, attraverso il quale gestivano lo spaccio di sostanze stupefacenti e l’estorsione legata al recupero dei crediti derivanti dallo spaccio stesso.
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L’operazione antidroga “Drug & Fire” ha interessato diversi comuni sardi: Oristano, Santa Giusta e Fordongianus. L’indagine della Procura della Repubblica di Oristano è partita da una segnalazione avvenuta il 9 febbraio da parte di un cittadino extracomunitario. L’uomo aveva subito un’aggressione violenta da parte di un uomo e di una donna, che i carabinieri hanno subito individuato. Pare che alcuni giorni prima fosse avvenuto un altro episodio di pestaggio legato allo spaccio di sostanze stupefacenti e al recupero di una somma di danaro consegnata in ritardo a uno degli spacciatori del gruppo criminale.
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Chi sono gli arrestati
Tra gli arresti per spaccio ed estorsione emergono due nomi: Matteo Zucca, di anni 33, e Angelo Erdas, di 69 anni, entrambi di Oristano. Tra gli altri arrestati ci sono: Lara Pinna, 21 anni; Francesco Spanu, 34; Davide Melis, 28, cittadini di Oristano. E poi: Alice Camedda, 34 anni; Alessandro Casu, 42; Cristian Vacca, residenti a Santa Giusta; e Giovanni Antonio Micheli, 47 anni, e il nipote Patrizio Demartis, 22 anni, di Fordongianus.
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In carcere sono stati notificati altri due ordini di arresto. I destinatari sono Fabio Orrù, 32 anni, e Sandro Mele, 30 anni.
Durante le perquisizioni effettuate nelle case degli indagati sono stati sequestrati 30 grammi di marijuana, 10 di cocaina, 5 piante di cannabis indica, 16 semi di cannabis indica, 12 fiale di anabolizzanti. Tra gli oggetti ritenuti prova delle attività illecite ci sono: 3 bilancini, bustine per il confezionamento, una “grow box” per la coltivazione indoro e circa 7000 euro.
