Crisi migranti, incontro tra capi di Stato di Francia, Germania e Turchia

Il 17 marzo a Istanbul ci sarà un incontro tra i capi di Stato della Francia, della Germania e della Turchia per discutere della crisi dei migranti al confine tra Grecia e Turchia.

Crisi migranti, incontro a Istanbul il 17 marzo (Getty) - meteoweek.com
Crisi migranti, incontro a Istanbul il 17 marzo (Getty) – meteoweek.com

Martedì 17 marzo la cancelliera tedesca Angela Merkel e il presidente francese Emmanuel Macron incontreranno a Istanbul il presidente turco Recep Tayyip Erdogan per discutere della crisi dei migranti.

LEGGI LE ALTRE NOTIZIE DI CRONACA >  CLICCA QUI

Ad annunciare l’incontro è stato lo stesso Erdogan, che si augura anche la partecipazione del premier britannico Boris Johnson. La crisi dei rifugiati in fuga dalla Siria è grave e l’incontro di Istanbul potrebbe essere l’occasione per rendere partecipe tutta la comunità internazionale, al fine di trovare una rapida soluzione.

LEGGI ANCHE > Coronavirus, la terapia intensiva non è solo per vecchi

Nei giorni scorsi il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha usato la questione dei migranti per fare pressioni sull’Unione Europea, a sua detta incapace di stabilire delle politiche comuni per gestire la crisi al confine tra Grecia e Turchia.

Crisi migranti, a Istanbul l'incontro dei capi di Stato (Getty) - meteoweek.com
Crisi migranti, a Istanbul l’incontro dei capi di Stato (Getty) – meteoweek.com

Sulla frontiera con la Grecia ci sono circa 130mila profughi, secondo le fonti turche, mentre le autorità greche ne segnalano poco più di 30mila. Ma al di là dei numeri, la situazione di Ankara è complicata: l’impegno è diviso su più fronti e fino ad ora nessun aiuto concreto è giunto dalla comunità internazionale e nello specifico dalla Unione Europea.

Ad Ankara c’è paura delle ricadute sociali ed economiche

I costi economici e le ricadute sociali potrebbero essere enormi, ha spiegato il presidente turco Erdogan. La Turchia avrebbe già speso più di 40 milioni di dollari per mettere in atto le varie pratiche di accoglienza dei migranti siriani. Ma da sola non può farcela, ha aggiunto il presidente, evidentemente preoccupato per gli sviluppi futuri della crisi migratoria.

LEGGI LE ALTRE NOTIZIE DI POLITICA >  CLICCA QUI

In Turchia, intanto, sale la tensione e la preoccupazione per una nuova possibile ondata di profughi. Sono, infatti, milioni gli sfollati che, a causa dell’avanzamento dell’esercito siriano a Idlib per sconfiggere l’ultima roccaforte dei ribelli, potrebbero spostarsi verso i confini con la Turchia.

Impostazioni privacy