In tempi di Coronavirus si sta a casa e si rispettano le regole: lo sa bene Cristina Parodi, che per restare in contatto con i suoi tre figli, sfrutta a suo vantaggio ogni mezzo tecnologico.
L’isolamento pesa di meno se condiviso: e allora Cristina Parodi (leggi biografia) trova un modo per vedere e sentire i figli anche se si trovano tutti a chilometri di distanza.
Videochiamata di gruppo via Skype per la famiglia Gori, divisa momentaneamente dalla situazione italiana critica per via del Coronavirus.
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Cristina Parodi può vedere i suoi figli solo in videochiamata
Su Instagram Cristina Parodi ha condiviso la foto di una chiamata collettiva insieme ai suoi tre figli Benedetta, Angelica ed Alessandro.
Ad accompagnare l’immagine c’è una didascalia molto significativa: “La mia famiglia al tempo del Coronavirus“, scrive la giornalista, che vive a Bergamo, una delle città più colpite dall’emergenza sanitaria del momento.
La Parodi è rimasta in città insieme al marito Giorgio Gori, sindaco della città, mentre i figli sono lontani.
Sotto lo scatto compaiono anche gli hashtag #lontanimavicini #telefonatadellasera #chevogliadiabbracciarvi, un richiamo alle forti emozioni che stanno provando in questo momento tutte le mamme d’Italia costrette a stare lontane da bambini e ragazzi.
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La Parodi promuove la raccolta fondi per i medici di Bergamo
Oltre ad invitare tutti al rispetto delle regole e delle normative in tema Coronavirus, Cristina Parodi è anche molto attiva sui social in questi giorni così difficili come testimonial di campagna di raccolta fondi promossa da Cesvi Onlus (un’organizzazione umanitaria che da oltre 30 anni promuove nel mondo i diritti umani e lo sviluppo sostenibile).
Il denaro raccolto serve ad aiutare i medici di Bergamo rinforzando la terapia intensiva dell’ospedale Papa Giovanni XXIII. C’è bisogno urgente di numerosi macchinari e strumenti utili: servono ventilatori, monitor e dispositivi per la sicurezza personale.
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La giornalista sta dunque utilizzando la sua popolarità nel modo migliore: invitando tutti a sostenere il sistema sanitario italiano, fondamentale per la lotta al Coronavirus.
