Coronavirus, Usa: crescita esponenziale contagi. Sono oltre 48mila

Coronavirus, Usa: una crescita esponenziale. Ad oggi sono circa 48mila i contagiati e almeno 601 morti. L’Oms avverte: gli Usa potrebbero essere il nuovo epicentro.

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(Foto di Angela Weiss, da Getty Images)

Negli Usa si superano i 48 mila casi di coronavirus, con un aumento di circa 6.000 contagiati rispetto a ieri. Le morti accertate sono almeno 601, stando a quanto riportano le autorità sanitarie e statali. Il virus inizia pericolosamente a circolare fuori dall’Europa. Nel mondo sono oltre 2,6 miliardi le persone costrette a casa a causa delle restrizioni dovute all’epidemia.

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E se l’Europa resta il cuore dell’infezione in Occidente, arrivano i primi segnali allarmanti anche al di fuori del Vecchio Continente. Dopo le ultime notizie sul totale lockdown dell’India, preoccupano ora i dati riguardanti i contagi negli Stati Uniti. Soprattutto se al numero dei contagi si affiancano le percentuali. Una portavoce dell’Organizzazione mondiale della sanità afferma che l’85% dei casi di coronavirus segnalati nelle ultime 24 ore sono stati in Europa e negli Stati Uniti. La portavoce dell’Oms sottolinea anche come si stia assistendo a una “grande accelerazione” del numero di contagi negli Stati Uniti. E aggiunge che gli Usa potrebbero diventare il nuovo epicentro dell’epidemia.

L’America tra allarme rosso e chi non vuole vedere

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(Foto di Angela Weiss, da Getty Images)

Intanto salgono a 15 gli Stati Usa ad aver imposto lo “stay home”. Tra gli ultimi: Washington, Oregon, Michigan, Indiana e Massachusetts. I prossimi saranno Wisconsin, Delaware e New Mexico. Sembra quasi che la zona rossa si stia estendendo a tutti gli Stati Uniti. In totale, infatti, sono quasi 150 milioni gli americani in lockdown. Quasi metà della popolazione.

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Il governatore dello Stato di New York Andrew Cuomo ha sottolineato che il peggio deve ancora arrivare: il picco è previsto tra 14 e 21 giorni. “I casi qui raddoppiano ogni tre giorni e il numero dei malati è superiore e più veloce di quello inizialmente previsto”. I contagi aumenteranno molto velocemente, e New York cerca di recuperare il ritardo: a breve serviranno 30mila respiratori. “Fanno la differenza tra la vita e la morte, e l’unico modo per averli è con l’aiuto del governo federale. L’assenza di questo aiuto è inspiegabile“, afferma il governatore.

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E a proposito di aiuto federale, nel frattempo sembra che i respiratori non siano tra i pensieri principali del presidente Trump. “La nostra gente vuole tornare al lavoro. Praticheranno la distanza sociale e tutto il resto, e i più anziani vigileranno in modo protettivo e amorevole. Possiamo fare due cose insieme. La cura non può essere peggio (di gran lunga) del problema“, twitta Trump. L’intenzione sembrerebbe quella di cercare di far ripartire parte dell’economia già entro la fine del mese.

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