La Spada nella Roccia | perché rivedere il capolavoro del 1963 su Disney+

È disponibile finalmente in streaming sulla piattaforma Disney+ il classico animato La Spada nella Roccia, film del 1963 diretto da Wolfgang Reitherman considerato uno dei massimi capolavori mai realizzati dalla casa di Topolino. Ecco perché rivederlo. 

Il capolavoro diretto da Wolfgang Reitherman nel 1963 è stato uno dei film animati più influenti e audaci di sempre. Finalmente disponibile in streaming sulla piattaforma Disney+, ecco perché è stato così importante per il cinema d’animazione e perché non perdersi l’occasione di rivederlo (o, addirittura, di vederlo per la prima volta). 

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La Spada nella Roccia | perché rivederlo

Wolfgang Reitherman è uno dei Nine Old Men, come vengono chiamati i nove animatori storici della Walt Disney. Esordì come animatore in Biancaneve e i sette nani, ma già con il successivo film (Pinocchio) venne promosso a direttore dell’animazione. Il debutto alla regia avviene invece nel 1959 con La bella addormentata nel bosco. Il suo cinema sembra attingere più alla grafica che alla pittura classica sul piano estetico. Anche La Spada nella Roccia, infatti, conserva l’inusuale stile “schizzato” dei bozzetti a matita, senza però raggiungere gli eccessi de La Carica dei 101, i cui sfondi fin troppo stilizzati non piacquero nemmeno a Walt Disney in persona. È il secondo lungometraggio della Disney animato in xerografia, tecnica che permise agli studi Disney di continuare a produrre film in un momento in cui questo tipo di cinema stava diventando troppo gravoso economicamente. Ideato da Ub Iwerks, il processo xerografico consisteva infatti nel fotocopiare direttamente i disegni degli animatori, risparmiando sulla inchiostrazione. 

Il capolavoro della Disney

La Spada nella Roccia è un bildungsroman (romanzo di formazione) in piena regola (non è una favola o un mito, ma addirittura il prequel di un mito) che segna la perfezione formale e contenutistica Disney. I film dello studio d’animazione più famoso del mondo hanno sempre tentato di unire la finalità didascalica con l’avventura, l’umorismo e la suggestione. Ma quello che posiziona il film di Wolfgang Reitherman al primo posto è come con eleganza, gentilezza e molta intelligenza insegni l’opposto di quello che generalmente il cinema moralistico dell’epoca predicava: rispettare le istituzioni e fare quello che viene insegnato. La Spada nella Roccia fa il contrario e afferma invece l’esigenza di rispondere ad un codice morale che non è necessariamente quello che viene imposto dai padri, ma quello che ci si forma autonomamente attraverso la propria esperienza. Merlino, infatti, spinge costantemente Semola fuori dal percorso deciso per lui dalla generazione precedente, gli insegna a non rispettare i suoi tutori e a non credere nelle attività in cui crede la società in cui vive (i cavalieri, le spade). 

Un film controcorrente

In poche parole Merlino insegna a Semola la devianza. E lui stesso, d’altronde, non rispetta alcuna regola. Il personaggio che dovrebbe essere la guida morale del film afferma esplicitamente invece “l’intenzione di barare, fino all’ultimo trucco” per raggiungere il proprio scopo. La caratteristica principale di Merlino non è l’onestà o l’onore (tipico della società cavalleresca), ma la coerenza rispetto ai propri valori. Dopo aver detto a Semola che non è mai la forza a contare ma l’intelligenza, fa di tutto per dimostrarglielo, fino al combattimento con Maga Magò in cui sceglierà di trasformarsi sempre in prede e mai in predatori.

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