Coronavirus, Roberto Fico: “Quello che ci è capitato non è stato accidentale”

Roberto Fico, Presidente della Camera dei Deputati, ha parlato dell’emergenza sanitaria pensando al futuro del nostro Paese.

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Roberto Fico, presidente della Camera dei deputati, sull’argomento Coronavirus è un fiume in piena e in un’intervista al Fatto Quotidiano dichiara: “Dovremmo riflettere, e ammettere che questo momento difficile non è accidentale, ma lo specchio di un modello di società che va ripensato“. Non è stato un caso, il Covid-19 è stata una tragedia annunciata: “Non è un caso se quanto succede in un mercato di animali a Wuhan nel giro di pochi giorni ha effetti a Roma. Tutto è connesso, collegato. Ma tra qualche anno le esigenze di colossi come la Cina o come l’India ci costringeranno a ragionare davvero su quante risorse ci siano a disposizione nel mondo, e per quanti. E’ la globalizzazione e nonpuò fermarla più nessuno. Proprio per questo è tempo che la politica provi a ragionare a lungo termine, e si occupi di grandi temi come l’ambiente, con dei piani decennali sulla riduzione delle emissioni. O della distribuzione delle risorse e della ricchezza. Lei cita questioni fondamentali, ma questa Europa non è in grado neanche di affrontare in modo unito e solidale la crisi del coronavirus. È il grande problema dell’Europa attuale: non si comporta come una comunità di popoli solidali tra loro, come invece doveva essere nel piano originario. Ma l’Unione europea non può essere austerità e finanza, e non può essere il Mes. Eppure i Paesi del Nord lo volevanoatutti i costi.”

Il Mes ha fatto pagare un tributo enorme al popolo greco. Nonerod’accordoasuotempo sul fondo salva-Stati, viste le sue condizionalità: figuriamoci oggi, visto che propongono di usarlo per un’emergenza che non ha nulla a che fare con le ragioni per cu i venne creato, ossia per salvare gli Stati da crisi finanziarie asimmetriche. Servono strumenti nuovi.” “L’Ue faccia la sua parte, continua Fico, anche finanziando tutto ciò che serve per uscire da questa crisi, senza fare calcoli sullo zero virgola. È questo il senso della lettera che, insieme ad altri nove presidenti di parlamenti, ho mandato alle principali istituzioni europee. Da questa crisi si esce solo con condivisione.

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“L’Unione Europea deve fare la sua parte” – meteoweek

Anche sulla poca trasparenza italiana, accusa mossa all’estero, Fico non ci sta e commenta: “Penso che i cittadini comprendano gli sforzi del governo e del Parlamento contro questa crisi senza precedenti, e che si stiano stringendo intorno alle istituzioni. L’emergenza viene affrontata con la massima trasparenza. Ogni giorno vengono diffusi i dati sui contagi e sulla situazione, non viene nascosto nulla. Le continue conferenze stampa sono molto criticate… So che ad alcuni non piacciono. Ma viene raccontato tutto, senza dare facili speranze. Anni fa il M5S voleva un referendum sull’euro. Fu un errore? Noi abbiamo cercato di aprire il dibattito su questioni controverse, e il funzionamento della Ue è una questione controversa, altrimenti non ci troveremmo in questa situazione. Facemmo bene a sollevare il tema. Ricordo che già nel 2014, dal palco che organizzammo a Roma per le elezione europee, io dissi che servivano gli eurobond: se ne parlava nel nostro programma. Per legge, prima di andare a trattare in Ue, il governo avrebbe dovuto consultare il Parlamento. 11 presidente Conte sarà sicuramente alla Camera per le comunicazioni prima del prossimo Consiglio europeo. Non si è mai sottratto al confronto con l’Aula.”

Sul futuro Fico conclude l’intervista dicendo: “Ora si lavorerà sul decreto Imprese e sul dl Olimpiadi.

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