Fase 2 per negozi e uffici pubblici: gli orari saranno scaglionati

Durante la Fase 2 si potrebbe andare a lavoro in qualsiasi ora della giornata o fare la spesa di notte. Per i mezzi pubblici si pensa a flussi separati di salita e discesa.

negozi coronavirus

La Fase 2 dell’emergenza Coronavirus non potrà che cambiare le nostre abitudini, pur facendoci riavvicinare a una situazione di normalità. Si passerà dall’obbligo di restare a casa alla possibilità di riprendere in mano le nostre vite, seppur con le necessarie restrizioni e con qualche modifica. E a tal proposito, sulle scrivanie delle amministrazioni locali si valutano situazioni nuove, soprattutto per l’apertura al pubblico dei luoghi chiusi. In particolare si pensa ai negozi e agli uffici pubblici, che con ogni probabilità riapriranno in maniera graduale, ma sempre seguendo alcune contromisure per mantenere alto il livello di sicurezza.

In questo caso si sta infatti valutando la possibilità di spalmare l’orario di lavoro proprio per i dipendenti. È infatti necessario che si evitino assembramenti, sia nei negozi che nei locali aperti al pubblico. Per questo motivo gli orari di apertura verranno scaglionati, sulla base anche di quanto è stato suggerito da Giuseppe Conte nell’informativa letta in Senato. “Serve una revisione del modello organizzativo del lavoro, delle modalità del trasporto pubblico e privato e di tutte le attività connesse”, ha scritto il premier. Ma il capo del Governo non è stato il primo o l’unico a tenere in considerazione questa via.

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“Bisogna ragionare su diversi orari, i negozi devono aprire in modo alternato, probabilmente alcuni dovranno tenere aperto di sera”, ha dichiarato il sindaco di Milano, Beppe Sala. A lui fa eco il governatore della Lombardia Attilio Fontana: “Si può scaglionare il lavoro magari su 7 giorni anziché su 5, con orari di inizio diversi per l’evitare l’utilizzo eccessivo dei mezzi pubblici in determinate fasce”. Dunque, in attesa della relazione che verrà stilata dal capo della task force Vittorio Colao, si pensa a come rimodulare gli orari di lavoro in vista della Fase 2. Una rimodulazione che era già tenuta in considerazione, così come lo scaglionamento degli orari di entrata e uscita dei lavoratori, per ridurre ancor di più la presenza di più persone nello stesso luogo di lavoro.

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La Fase 2 per i mezzi pubblici

Ma non ci sono solo i negozi e gli uffici aperti al pubblico al centro delle operazioni di Governo e amministrazioni locali. Si pensa anche a come gestire il trasporto pubblico, che potrebbe essere ancora fortemente utilizzato, specialmente dalle fasce di età più anziane. In questo senso, si sta valutando una serie di soluzioni alternative. Tra queste l’ipotesi di flussi separati di salita e discesa nei mezzi pubblici, ma anche la collaborazione con le forze dell’ordine per gestire il numero di passeggeri. In particolare, bus e metropolitane saranno al centro di queste eventuali novità, presenti sul tavolo di Colao.

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Intanto, nelle grandi città si pensa ai mezzi di trasporto alternativo. Per questo motivo, come nel caso di Milano e Roma, sarà incentivato l’utilizzo delle bici elettriche e dei monopattini. Proprio nel capoluogo lombardo si lavorerà per individuare punti della città in cui far fiorire nuove piste ciclabili, mentre sulla pavimentazione dei mezzi potrebbero essere fatti dei segni per riconoscere meglio le distanze da seguire.

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