Ieri il Parlamento francese ha annunciato il prolungamento dello stato di emergenza fino al 10 luglio, le opposizioni si dicono preoccupate. 
La notizia è ufficiale: lo stato di emergenza in Francia è prolungato fino al 10 luglio. Il Paese ha superato quota 26.000 vittime dall’inizio della pandemia di Coronavirus. Nelle ultime 24 ore sono 243 i decessi registrati nel Paese transalpino. Lo ha reso noto la Direzione generale della sanità, precisando che il totale delle vittime è di 26.230. Il Parlamento francese ha adottato definitivamente questa sera il testo di legge che proroga lo stato d’emergenza sanitaria fino fino all’estate; l’obiettivo è contrastare l’epidemia di coronavirus. A concludere la procedura, un ultimo voto dell’Assemblée Nationale. Il Senato, a maggioranza di destra, aveva dato la sua approvazione poco prima, dopo un compromesso in commissione fra deputati e senatori sul testo del governo.
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C’è grande tensione sulla questione riaperture: le opposizioni si dicono preoccupate per le limitazioni delle libertà dei cittadini, ma il Presidente Macron ha già annunciato che ricorrerà al Consiglio costituzionale per un controllo della legge. Bisogna dire, a onor del vero, che la pressione sui servizi di rianimazione è ai minimi storici: sono stati ammessi 38 nuovi casi gravi, ma vi è un saldo positivo di 56 ammalati in meno. Al momento vi sono 22.614 persone ricoverate, di cui 2.812 in rianimazione. Nelle ultime 24 ore vi sono stati 265 nuovi ricoveri. Dall’inizio della crisi vi sono state in tutto 95.829 persone ricoverate. Di queste, 56.038 sono state dimesse. La speranza si vede, è all’orizzonte ma lo stato di emergenza non cessa affatto. In Dordogna, nel centro del Paese si è aperto un nuovo focolaio. All’origine, una cerimonia funebre alla quale hanno partecipato decine di persone nonostante il lockdown. Ne danno notizia questa mattina i media francesi. Un caso positivo è stato accertato il 30 aprile nella zona, indagando su di lui si è risaliti alla cerimonia funebre dove sembrerebbe essere stato rispettato oltretutto il distanziamento sociale.
