Covid creato in laboratorio? Scienziati: “Una bufala, tesi copiata da blog”

Gli scienziati mettono sotto accusa la virologa cinese che aveva affermato che il Covid-19 fosse stato creato in laboratorio. Si tratterebbe soltanto di una bufala e, per di più, copiata da un blog.

covid laboratorio

Il governo sapeva e ha nascosto tutto”, aveva denunciato la ricercatrice cinese Li-Meng Yan in diretta tv in merito alla creazione del Covid-19 in un laboratorio di Wuhan. Inoltre, aveva promesso che avrebbe presto fornito le prove. Queste ultime, tuttavia, non sono mai arrivate. La ragione è che, in realtà, si trattava soltanto di una bufala. Ad affermarlo gli scienziati del Cnn, i quali hanno scoperto che la tesi esposta dalla virologa è stata copiata da un blog americano facilmente raggiungibile sul web.

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La tesi della virologa sul Covid-19

La virologa cinese Li-Meng Yan aveva pubblicato ed esposto in diretta tv uno studio secondo cui sarebbero emerse prove scientifiche inequivocabili in merito all’origine del Covid-19. Esso, in base a tali risultati, sarebbe stato creato in laboratorio. In base alla denuncia della ricercatrice, che non è nuova a tali affermazioni, il governo sarebbe stato d’accordo alla realizzazione dell’arma letale e la avrebbe nascosta anche dopo i primi contagi. Ella sarebbe stata persino minacciata al fine di non diffondere tali informazioni sul presunto programma cinese di armi biologiche.

Li-Meng Yan covid laboratorio
Li-Meng Yan, la virologa cinese che sostiene la creazione del Covid-19 in laboratorio

La smentita degli scienziati

Lo studio di Li-Meng Yan, in realtà, è un copia e incolla di un articolo pubblicato da una fonte anonima su G News, un sito web collegato a Steve Bannon, ex consigliere di Donald Trump nonché esponente dell’ultradestra americana. Quest’ultimo era in arresto per frode ma adesso è stato liberato su cauzione. Un suggerimento del fatto che la virologa è molto vicina al fronte politico americano, la cui posizione contro la Cina è ben chiara. Steve Bennon, insieme al miliardario cinese in esilio Guo Wengui, anch’egli molto vicino all’attuale presidente degli Stati Uniti, ha infatti più volte sostenuto la teoria della manipolazione. Al momento della positività di Donald Trump al Coronavirus i due avevano persino affermato che la Cina lo avesse infettato deliberatamente.

Secondo le verifiche del Cnn sullo studio della virologa cinese, teorie, interi periodi e persino grafici sarebbero palesemente copiati dall’articolo in questione. I riferimenti bibliografici di quest’ultimo, tuttavia, porterebbero a fonti per nulla autorevoli. Tra queste il saggio di un consulente di investitori cinesi del Massachusetts pubblicato sul suo profilo Linkedin, in quanto mai accettato da riviste scientifiche. Lo studio, inoltre, presenterebbe secondo il gruppo di esperti numerose inesattezze metodologiche e punti di debolezza. Altro che prove scientificamente dimostrabili.

Angela Rasmussen, virologa della Columbia University, ha affermato: “L’articolo è molto ingannevole per chi non ha un background scientifico perché è scritto in un linguaggio molto tecnico che lo fa sembrare un documento scientifico. Ma chiunque ha una formazione in virologia o biologia molecolare, leggendolo, si renderà conto che riporta delle sciocchezze“.

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Gli scienziati che hanno incontrato Li-Meng Yan nei giorni precedenti alla pubblicazione, inoltre, hanno rivelato di avere tentato di farla desistere, in quanto lo studio non presentava risultati realistici né tanto meno provabili. L’articolo, tuttavia, è ugualmente saltato agli onori di cronaca. Quel che è certo è che, ad oggi, in realtà non sussistono considerazioni reali o plausibili in merito all’origine del Covid-19. Seppure la teoria della manipolazione non possa essere del tutto esclusa, infatti, si tratta di una ipotesi improbabile rispetto a quella di origine “naturale”.

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