Amici multati perché senza mascherina, lui si vendica e sfascia l’auto del sindaco

Sindaco multa i suoi amici perché in giro senza mascherina, 21enne li vendica e sfascia l’auto del primo cittadino. Schiavon: “È un episodio di una gravità inaudita”.

21enne sfascia auto sindaco
l’auto del sindaco distrutta dal vandalo – foto via Il Gazzettino

Un gesto vandalico vigliacco e gravissimo, quello avvenuto ieri mattina in quel di Padova. Secondo quanto si apprende dalle fonti, un ragazzo di 21 anni – già noto alle forze dell’ordine – ha distrutto l’automobile del primo cittadino di Ponte San Nicolò, per vendicare la multa ricevuta dai suoi amici scoperti ad andare in giro senza mascherina. Il ragazzo (K.M.) è stato immediatamente identificato e denunciato dai carabinieri per danneggiamenti.

Distrugge l’auto del sindaco e si ferisce

Il fatto si è verificato nella mattina di ieri, verso le ore 7, in piazza Papa Luciani – zona dove di solito Martino Schiavon, sindaco di Ponte San Nicolò, parcheggia la sua Ford S-Max. Il 21enne, già noto alle forze dell’ordine, ha messo a segno la vendetta distruggendo il veicolo sotto gli occhi attoniti dei residenti e dei passanti che in quel momento stavano andando a lavorare. Secondo quanto spiegato dalle fonti, il ragazzo avrebbe colpito ripetutamente l’auto con un bidone dei rifiuti e altri oggetti contundenti.

Un gesto violento e gravissimo, durante il quale pare che il 21enne si sia anche ferito – le fonti parlano di macchie di sangue ritrovate sulla carrozzeria del veicolo. Sono basate poche ore ai militari dell’Arma, però, per identificarlo: grazie agli elementi raccolti sul posto e alle testimonianze dei cittadini che hanno assistito al raid, il giovane è stato fermato e accompagnato in caserma. Respinte dal ragazzo, però, tutte le accuse di danneggiamento, così come anche il movente alla base del gesto.


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La rabbia del sindaco di Ponte San Nicolò

Sulla faccenda si è ovviamente espresso anche il diretto interessato, ovvero il sindaco Martino Schiavon. “Sono arrabbiato e avvilito. Evidentemente a qualcuno ha dato fastidio che negli ultimi tempi mi preoccupi in prima persona di colpire chi non rispetta le più elementari regole di civiltà. Non ho mai detto di essere un sindaco sceriffo. Anzi, chi mi conosce sa che preferisco il dialogo alle decisioni drastiche, ma ultimamente la misura è colma e di mezzo c’è il Covid-19. Non accetto prepotenti sul mio territorio“, ha fatto sapere il primo cittadino.


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E ha poi proseguito: “È un episodio di una gravità inaudita. Questa persona è riuscita a sapere dove abito, mi ha seguito visto che sapeva quale fosse la mia auto e, cosa ancora più vigliacca, ha gettato nel terrore la mia famiglia. É un comportamento da delinquenti. Se pensava che avessi sbagliato, doveva venire in municipio e affrontarmi. Giocare sporco in questa maniera è davvero grave. Adesso la mia famiglia ha paura e teme che possa accadere anche qualcosa di più grave”.

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