I Pooh perché si chiamano così? Il retroscena curioso

Pochi giorni fa il mondo della musica italiana è stato colpito dalla morte di Stefano D’Orazio. Quale modo migliore di ricordarlo se non ripercorrendo alcuni passi della sua amata band.

Stefano D’Orazio ci ha lasciati all’età di 72 anni a causa di alcune complicazioni dovute alla Covid-19. Il musicista è stato celebrato attraverso un funerale tenutosi a Piazza del Popolo nella chiesetta degli Artisti.

Il percorso della band

I Pooh sono stati una delle band di più grande successo in Italia e a detta di esperti e non, hanno scritto la storia della musica leggera Italiana. Nel corso della loro carriera prima di arrivare al successo hanno dovuto superare svariati step e fare molti anni di gavetta. Inoltre nel corso del tempo si sono spesso trovati a cambiare formazione. Infatti la formazione iniziale vedeva: il batterista Valerio Negrini, il chitarrista Mauro Bertoli, Vittorio Costa (voce), Giancarlo Cantelli (basso) e Bruno Barraco (chitarra ritmica e tastiere). I Pooh hanno ottenuto il primo contratto nel 1966 e hanno raggiunto l’apice del successo con la formazione che poi ha segnato la storia della musica nello stivale: Roby Facchinetti (tastiere), Dodi Battaglia (chitarra), Red Canzian (basso) e Stefano D’Orazio (batteria e, occasionalmente, flauto). Ma da dove nasce il nome della band?

LEGGI ANCHE—>Pooh, perché Stefano D’Orazio li lasció? Il motivo

LEGGI ANCHE—>Pooh, perchè si sono sciolti? La rivelazione dolorosa di Facchinetti

Perché i Pooh si chiamano così

Inizialmente il nome del gruppo era diverso infatti i musicisti avevano optato per Jaguars. Ma dopo la firma sul primo contratto la segretaria del discografico Armando Sciascia, Aliki Andris, notò che il nome era già utilizzato da un altro gruppo di musicisti. Motivo per cui propose di cambiarlo. La donna aveva origini inglesi ed era cresciuta con le storie Alan Alexander Milne creatore del famosissimo orsacchiotto Winnie the Pooh. Così propose alla band di chiamarsi Pooh, visto che il personaggio non era ancora così diffuso in Italia e che il nome suonava decisamente bene. Questa intuizione portò parecchia fortuna al gruppo di musicisti che oggi tutti conosciamo.

Impostazioni privacy