Conte alla riscossa: ecco come potrebbe arrivare a quota 161 in Senato

Dopo il ritiro delle due ministre renziane dalla squadra di governo e l’inizio formale della crisi, Conte cerca nuovi sostenitori in Senato.

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Giuseppe Conte, presidente del Consiglio. Credit: Giuseppe Conte Facebook

Centosessantuno. È il numero di senatori a favore dell’esecutivo giallorosso che deve raggiungere il presidente del Consiglio Giuseppe Conte per salvare il suo mandato. A seguito della conferenza stampa con cui Matteo Renzi, leader di Italia viva, ritirava le ministre Teresa Bellanova ed Elena Bonetti dalla squadra di governo e di fatto apriva la crisi, il premier ha deciso di non dimettersi e portare il dibattito in Parlamento. Lo scontro quindi si traferisce in Aula e la partita finale si gioca al Senato della Repubblica.

I numeri di Conte in Senato

La coalizione di centrosinistra – o meglio quella dei giallorossi – comprende un totale di 127 senatori certi, appartenenti ai partiti maggioritari: 92 appartenenti al Movimento 5 stelle, 35 al Partito democratico. A questi si dovrebbero aggiungere 20 senatori del Gruppo Misto e 5 del gruppo parlamentare Per le Autonomie, facendo salire il totale a 152 voti. Al premier Conte mancherebbero quindi 9 senatori a favore per raggiungere la maggioranza assoluta. Anche se, è bene ricordarlo, basterebbe anche solo la maggioranza relativa, cioè ottenere anche un solo voto in più rispetto all’opposizione.

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Chi sosterrà il premier Conte?

A questo punto sembra che al premier Conte non resti che cercare sostenitori nel Parlamento, anche se politicamente distanti fino a questo momento dal governo giallorosso. Si tratta dei cosiddetti “responsabili”, o meglio “costruttori”, come li ha recentemente ribattezzati il ministro degli Esteri Luigi Di Maio. Stando a quanto emerso finora, sembra che siano 6 i parlamentari renziani che avrebbero deciso di sostenere il premier, voltando le spalle al proprio leader. A loro si potrebbero aggiungere 4 ex forzisti e 2 ex grillini. Così il governo arriverebbe a quota 164, tagliando il traguardo della maggioranza assoluta e neutralizzando definitivamente la minaccia Renzi.

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Tra i renziani “pentiti” ci sarebbe sicuramente Riccardo Nencini, mentre sono ancora incerti i nomi dei parlamentari Donatella Conzatti, Vincenzo Carbone, Eugenio Comincini, Leonardo Grimani e Gelsomina Vono. Potrebbero essere nel gruppo dei “responsabili” anche senatori del Gruppo Misto Maie che finora non avevano appoggiato il governo giallorosso, come Gregorio De Falco – espulso dal M5s nel 2018 – e la moglie di Mastella, Sandra Lonardo. Altri nomi sono emersi da Forza Italia e dal Gruppo Misto. Al momento, tuttavia, ancora negano. I veri schieramenti si scopriranno direttamente in Aula.

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Senato della Repubblica. Credit: Archivio Meteoweek
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