Il palazzo torinese di corso Giulio Cesare era stato sequestrato nel 2019 dal Tribunale. Gli anarchici lanciano un appello sui social per raggiungere il posto
È in corso da questa mattina all’alba lo sgombero di una palazzina al civico 45 di corso Giulio Cesare a Torino. Si tratta dello stabile noto come le “Serrande” del quartiere Aurora, che gli anarchici avevano occupato nel 2014. Mentre la polizia sta procedendo con l’operazione, gli antagonisti hanno lanciato sui social un appello per raggiungere il posto.
Sgomberati 50 anarchici
L’operazione è gestita dalla Questura. Il traffico in corso Giulio Cesare, nel tratto tra via Carmagnola e via Bra, è stato deviato dai reparti mobili di polizia e carabinieri. Nel 2019 il Tribunale di Torino aveva disposto il sequestro preventivo dello stabile, occupato una prima volta nel 2010, poi ancora nel 2014, e diventato – nel febbraio di due anni fa – il punto di ritrovo degli anarchici torinesi e non solo dopo lo sgombero dell’Asilo di via Alessandria.
Sul posto è intervenuta anche Croce Rossa italiana con due ambulanze e sei pulmini, oltre alla Protezione civile che eseguirà i tamponi rapidi per gli ospiti del palazzo. Al momento dello sgombero, all’interno delle “Serrande” vivevano circa una cinquantina di persone, tra cui una decina di minori.
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“Una bomba ad orologeria”
Più volte la Circoscrizione 7 aveva chiesto il ripristino della legalità. Il presidente Luca Deri aveva infatti definito l’occupazione “una bomba ad orologeria all’interno di un tessuto sociale già problematico”. Dalla casa occupata erano partiti vari attacchi alle forza dell’ordine, anche quando intervenivano per fermare scippatori o pusher.
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“Erano anni che chiedevamo lo sgombero con interpellanze alla città, interrogazioni al ministro e incontri col prefetto. Ora l’attenzione resti alta per evitare nuove azioni”, hanno dichiarato la parlamentare Fdi Augusta Montaruli e la capogruppo in Circoscrizione 7 Patrizia Alessi. “Contro le occupazioni anarchiche serve agire subito, non temporeggiare come avvenuto in questi anni”.
