Morto il deejay Claudio Coccoluto, aveva 59 anni

Tra i nomi più importanti del panorama musicale italiano, la notizia ha lasciato tutti sconvolti: all’età di 59 anni, si è spento il deejay Claudio Coccoluto, così come fa sapere il Corriere della Sera. 

Claudio Coccoluto – meteoweek

Artista musica, originario di Gaeta, Claudio Coccoluto è stato un rivoluzionario nel campo musicale, una vera e propria voce fuori dal coro, il ‘re’ delle consolle italiane a anche internazionali. Il più grande ed estimato deejay italiano è stato un vero pilastro del settore musicale. Coccoluto aveva cominciato a muovere i suoi primi passi, appassionandosi ai giradischi nel negozio di elettrodomestici del papà, sulle note di Maga Maghella di Raffaella Carrà, così come lui stesso amava raccontare nelle interviste.

Di lì in poi, lo studio, il talento e la passione, lo hanno portato sulle vette più alte delle consolle, facendo ballare sulle sue note migliaia di persone. Nel 1978 ha esordito come speaker nell’emittente locale “Radio Andromeda“, la sua prima interfaccia con il pubblico. Nel mondo del clubbing approda negli anni Ottanta, chiamato da Marco Trani.

Morto il deejay Claudio Coccoluto

Alle prime luci dell’alba di oggi, 2 marzo 2021, precisamente intorno alle ore 4.30, arriva la notizia della morto del noto 59 enne deejay Claudio Coccoluto, meglio conosciuto come ‘Cocco’. L’artista italiano si è spento, dopo aver lottato per un anno contro una lunga malattia, nella sua casa di Cassino. Accanto a lui, i suoi affetti più cari: la moglie Paola e i figli Gianmaria e Gaia.

Claudio Coccoluto – meteoweek

Tantissimi i messaggi di cordoglio che si rincorrono sui social, tutti esprimono il loro dolore e la loro commozione per uno dei personaggi più importanti della musica italiana: “Se ne va il maestro“, “Salutiamo un caro amico e un grande artista” queste le parole di compianto per Claudio Coccoluto che in queste ore si rincorrono sul web.

Tra i primi a volergli rendere omaggio il socio e amico Giancarlo Battafarano, in arte Giancarlino. Quest’ultimo e Coccoluto avevano fondato il Goa , unico club in Italia a finire nelle classifiche dei migliori al mondo: “Se ne va il maestro più grande e l’amico di sempre”, scrive commosso Battafarano.

Una grande perdita per la musica dance italiana.

Claudio Coccoluto vicino ai suoi colleghi artisti

Nonostante la malattia, il grande deejay Coccoluto, durante lo scorso periodo di lockdown causato dall’emergenza sanitaria, aveva espresso tutta la sua vicinanza e la solidarietà ad uno dei settori più in sofferenza per via delle restrizioni: il campo musicale.

Claudio Coccoluto – meteoweek

Claudio Coccoluto aveva cercato di sensibilizzare la politica sulla grave sofferenza che le restrizioni stanno apportando agli artisti e al settore dell’intrattenimento in generale.

In un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, lo scorso maggio 2020, Claudio Coccoluto aveva cercato di difendere il suo settore, quello della musica per la quale aveva dedicato tutta la sua vita: “Chi fa clubbing è un volano culturale per i movimenti giovanili, finora l’approccio delle istituzioni è stato riduttivo. La mancanza di interesse e di sussidi crea una condizione pericolosa, i professionisti dovrebbero arrivare vivi a un’ipotetica data di riapertura che nessuno ancora conosce”.

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‘Cocco’, così come tutti lo conoscevano, aveva sottolineato la difficoltà degli artisti, per un settore fermo, nel pagare bollette ed affitti. Oggi quelle parole risuonano ancora più forti, sapendo che il noto deejay, nonostante la sofferenza della sua malattia, aveva la grinta per difendere la sua categoria.

 

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