“Aspettiamo ancora il nuovo decreto ristori. Sarebbe questa la svolta del Governo?”

Giorgia Meloni critica sul Governo Draghi e sul Decreto Ristori, ancora in ritardo mentre la crisi economica si fa sempre più forte.

Il sostegno alle aziende sarebbe dovuto essere uno dei primi interventi del Governo di Mario Draghi. Eppure, i ristori sono ancora in ritardo ed insufficienti a reggere il danno subito da migliaia di lavoratori. A farlo notare è Giorgia Meloni che, via twitter, fa i calcoli. “Un ristorante che fatturava 35.000 euro al mese ha ricevuto come ristori massimo 21.000 euro totali”, scrive la leader di Fratelli d’Italia. Poi l’attacco all’esecutivo: “Aspettiamo ancora il nuovo decreto ristori promesso a gennaio. Sarebbe questa la svolta dei migliori?

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Giorgia Meloni, unica leader dell’opposizione, sembra condividere quelli che sono da tempi i timori e le preoccupazioni degli esercenti e dei lavoratori che ancora attendono gli indennizzi . Lavoratori e imprese non hanno più tempo da perdere e al grido di “fare presto” lanciato dalla Meloni segue la rassicurazione di Mariastella Gelmini che ha parlato di un netto cambio di passo anche sui ristori, che arriverà con un decreto e non con un dpcm. “Lo abbiamo varato ascoltando le Regioni, con aiuti alle famiglie, con 280 milioni di euro, con una contestualità con le chiusure”, ha detto la ministra per gli affari regionali ospite a Live, specificando poi che i soldi arriveranno subito insieme alle chiusure. Dovrà essere un subito remoto, però, dal momento che i rimandi ed i rinvii sono ormai cosa all’ordine del giorno.

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“La prossima settimana vareremo il decreto Sostegno per le aziende che prevede 32 miliardi per i lavoratori autonomi, per le partite Iva, il prolungamento della cassa integrazione e – conclude – 12 miliardi per le piccole e medie imprese”, ha proseguito Gelmini. Ma sarà davvero così? Solo pochi giorni fa, Giorgia Meloni paragonava  Mario Draghi a Giuseppe Conte, evidenziando come non c’è stato fino ad ora nessun deciso cambio di passo. “Le nuove misure restrittive decise oggi sono in perfetta continuità con la strategia fallimentare adottata dall’inizio dell’emergenza Covid”. I ristoratori sono ormai disperati e c’è necessità di far presto per limitare i danni, a fronte di nuove chiusure che rischiano di risultare l’ennesimo contraccolpo all’economia.

 

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